SEROV, Valentin Aleksandrovič
Pittore, nato il 19 gennaio 1865 a Pietroburgo, morto il 5 dicembre 1911 a Mosca. Nel 1880 entrò all'Accademia di belle arti di Pietroburgo, come allievo del Repin. A Parigi, subì l'influsso di Bastien-Lepage (v. i suoi ritratti eseguiti tra il 1887-1897: Vera Momontova, il ritratto di suo padre e dei suoi figli, ora al museo russo di Leningrado, e la Fanciulla sotto l'albero della galleria Tretjakov di Mosca) e di A. Zorn. Dopo il 1897, la sua arte di ritrattista ebbe uno sviluppo assai personale e brillante. Fece, tra altro, il ritratto dello zar Nicola II (1900), quello della principessa Jusupov (1902), quello della principessa Orlov (1910), quelli della principessa Leven, d'Ida Rubinstein, della ballerina A. Pavlova, ecc. Verso la fine della vita si dedicò con successo all'arte decorativa (v. i lavori per i balletti Diaghilev a Parigi) ed eseguì per l'editore Knebel di Mosca il cartone rappresentante Pietro il Grande all'epoca della costruzione di Pietroburgo. A lui si devono pure le incisioni delle cacce imperiali ai tempi di Elisabetta e di Caterina II. Da un viaggio in Grecia del 1907, riportò i bozzetti a tempera fatti in collaborazione con il pittore Bakst: Il ratto di Europa, Nausicaa in riva al mare, d'uno stile decorativo pieno d'effetto. Il S. fu il miglior ritrattista russo dopo Levickij. Dipinse anche paesaggi.
Bibl.: I. Grabar, V. A. S., Mosca 1913 (in russo); A. Kovalewsky, V. S. Étude sur sa vie et sur son oeuvre, Bruxelles 1913; S. Ernst, V. A. S., Pietrogrado 1921; E. Gollerbach, V. S. Vita e opere, Pietrogrado 1924.