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valdesi

di Paolo Ricca - Enciclopedia dei ragazzi (2006)
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valdesi

Paolo Ricca

Vivere come gli apostoli

Il movimento dei valdesi – il cui nome deriva dal fondatore Valdo, un mercante di Lione – si sviluppò nel 12° secolo e si caratterizzò per il tentativo di seguire alla lettera il messaggio evangelico. Scomunicati dalla Chiesa di Roma nel 1184 e nel 1215, furono oggetto di ripetute persecuzioni, anche perché nel 1532 aderirono alla Riforma protestante. Oggi i valdesi sono circa 35.000 e la maggior parte di loro vive in Italia

Seguire il Vangelo alla lettera

«Costoro non hanno mai fissa dimora, vanno in giro a due a due a piedi nudi, vestiti di lana, senza possedere nulla, mettendo tutto in comune come gli apostoli, seguendo nudi un Cristo nudo». Così un membro della Curia romana descrive, nel 1179, i primi valdesi che si recavano a Roma per chiedere al papa l’autorizzazione a predicare (autorizzazione che non ottennero). Questa descrizione mette bene in luce alcuni tratti salienti del movimento valdese delle origini: la povertà («vestiti di lana», non di seta come i ricchi); la predicazione itinerante («vanno in giro a due a due»); la comunanza dei beni («mettendo tutto in comune»), che però non sembra essere durata a lungo; l’imitazione di Cristo («seguendo nudi un Cristo nudo»).

Del fondatore Valdo – Valdesius in latino – non si sa molto: era un ricco mercante di Lione che in seguito a una crisi spirituale cambiò completamente vita, seguendo alla lettera la parola di Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi ciò che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro nei cieli; poi, vieni e seguimi» (Matteo 19, 21). «Seguire Gesù» significò per lui adottare uno stile di «vita apostolica» che comportava due scelte precise: mettere in pratica nella vita quotidiana il Discorso della montagna (Matteo 5, 6, 7, quindi rifiutare la violenza, la guerra, la pena di morte, la vendetta, la menzogna, il giuramento, la pietà esteriore) e dedicarsi a una evangelizzazione di base diffondendo la conoscenza della Bibbia, che Valdo fece tradurre nella lingua del popolo che non capiva più il latino.

Dall’eresia alla Riforma

I valdesi erano ortodossi sul piano dottrinale, ma criticavano la condotta del clero e l’intreccio tra la Chiesa e i poteri politici ed economici dell’epoca. Non è tuttavia tanto per queste critiche, al tempo assai diffuse, che i valdesi furono scomunicati – dal Concilio di Verona (1184) e poi, definitivamente, dal Concilio lateranense IV (1215) –, quanto perché rivendicavano anche per i laici, quali essi erano (non appartenevano a un ordine religioso né al clero), e per le donne il diritto di predicare.

Dichiarati eretici (eresia) insieme a molti altri movimenti affini, cominciarono a essere perseguitati. La violenza della repressione li costrinse a entrare in clandestinità, fatto che non impedì loro di espandersi, oltre che in Francia e in Italia, anche nell’Europa centrale e orientale.

Nel 15° secolo stabilirono strette relazioni con il movimento riformatore boemo avviato da Giovanni Hus. In Italia i valdesi erano presenti sia al Nord (Piemonte e Lombardia) sia al Sud (Puglie e Calabria). La concentrazione maggiore si ebbe in alcune valli in provincia di Torino, ancora oggi chiamate valli valdesi. Qui, nel Sinodo di Chanforan (1532), i valdesi decisero di uscire dalla clandestinità e di aderire alla Riforma protestante, divenendo una Chiesa riformata di impronta calvinista (Calvino e il calvinismo). La persecuzione aumentò e divenne particolarmente cruenta. Dopo la revoca dell’Editto di Nantes (1685), i valdesi, come i protestanti francesi, furono costretti in massa all’esilio, trovando rifugio soprattutto in Germania. Soltanto nel 1848 essi ottennero, insieme agli ebrei, i diritti civili, mentre la libertà religiosa fu sancita dalla Costituzione repubblicana entrata in vigore nel 1948.

I valdesi oggi

Tra l’Ottocento e la prima decade del Novecento molte famiglie valdesi per sfuggire alla povertà emigrarono in vari paesi europei, in America Settentrionale e in quella Meridionale: così sorse in Uruguay e in Argentina la più cospicua comunità valdese all’estero. Oggi i valdesi sono in tutto circa 35.000 (dei quali 20.000 in Italia).

La loro teologia e organizzazione ecclesiastica sono quelle del protestantesimo storico. Partecipano attivamente al movimento ecumenico e fanno parte del Consiglio mondiale delle Chiese. Malgrado le differenze tuttora esistenti con la Chiesa cattolica su varie questioni dottrinali – struttura della Chiesa, funzione e potere dei ministri e così via – e morali – rapporti con lo Stato, bioetica e via dicendo –, i valdesi dialogano con essa a vari livelli.

Vedi anche
calvinismo Complesso delle dottrine teologiche formulate da G. Calvino. Con il nome di calvinismo si indicano anche il genere di organizzazione ecclesiastica a esse conforme (presbiterianesimo) e l'insieme delle confessioni cristiane che adottano questa organizzazione e accolgono tali dottrine in varia misura. la ... umiliati Membri di un movimento religioso affine al valdese, sorto in Lombardia verso la metà del 12° secolo. Si proponevano di vivere secondo i dettami della Chiesa primitiva senza possedere nulla personalmente, traendo i mezzi di sussistenza dal proprio lavoro e costituendo comunità di uomini e di donne che ... Lione (fr. Lyon) Città della Francia (472.305 ab. nel 2006; 1.430.000 nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), capoluogo del dipartimento del Rodano (Rhône), situata alla confluenza della Saona con il Rodano. Il territorio che la circonda è formato da un insieme di altopiani, fra i quali i due ... Guillaume Farel Farel ‹farèl›, Guillaume. - Riformatore francese (Gap, Delfinato, 1489 - Neuchâtel, Svizzera, 1565). Studiò a Parigi, e subì presto l'influenza dell'umanesimo religioso di Lefèvre d'Étaples; deciso e conseguente, tentò subito, d'accordo col vescovo G. Briçonnet, di riformare la chiesa di Meaux; ma la ...
Categorie
  • ORDINI CONGREGAZIONI E CULTI MARGINALI in Religioni
Tag
  • CONSIGLIO MONDIALE DELLE CHIESE
  • CONCILIO LATERANENSE IV
  • IMITAZIONE DI CRISTO
  • RIFORMA PROTESTANTE
  • MOVIMENTO ECUMENICO
Altri risultati per valdesi
  • valdismo
    Enciclopedia on line
    Movimento religioso originato in Francia nel 12° sec. e confluito successivamente nella Riforma protestante. Le origini Il movimento valdese trae origine dall’attività di un mercante lionese, Valdo (o Valdesio), nato verso il 1140. Nel 1176 un avvertimento celeste avrebbe indotto Valdo alla conversione: ...
  • valdesi
    Dizionario di Storia (2011)
    Membri del movimento religioso che trae origine nel sec. 12° dall’attività del mercante lionese Valdo. Il movimento valdese non ha alle origini alcun atteggiamento esplicito di rivolta contro la Chiesa costituita, né si propone la fondazione di una setta o Chiesa od ordine: è un movimento laico di liberi ...
  • POVERI di LIONE
    Enciclopedia Italiana (1935)
    Livario Oliger di LIONE Nome dato agli aderenti di Pietro Valdo (Waldo, Valdes), ricco commerciante di Lione, il quale verso il 1176 aveva abbracciato la povertà evangelica (Matteo, XIX, 21). Il nome appare la prima volta nel decreto di Lucio III nel sinodo di Verona (1184), che condannava "coloro ...
Vocabolario
leonista
leonista s. m. [der. del nome della città francese di Lione]. – Uno dei nomi con cui furono indicati nel medioevo i valdesi di Francia, detti solitamente poveri di Lione (v. povero).
valdese1
valdese1 valdése1 agg. e s. m. e f. [dal fr. vaudois]. – Del cantone del Vaud 〈vó〉, in Svizzera: l’industria v.; il Giura Valdese. Come sost., i Valdesi, gli abitanti o i nativi del Vaud.
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