VĂLCITRĂN
N Villaggio della Bulgaria settentrionale neldistretto di Pleven presso cui nel 1924 veniva scoperto un favoloso tesoro d'oro del peso di oltre dodici chili e mezzo, che si trova ora al Museo Nazionale di Sofia.
Il tesoro consiste di un grande cratere liscio con anse filettate (peso oltre 4 kg; diametro 28,5 cm), una tazza grande, tre piccole ad un'ansa, tre coppette a forma di foglia tutte incise da scanalature concentriche, riunite da elementi tubolari, formanti una specie di manico (lavorazione all'elettro?), due grandi coperchi a perno, specie di borchie-umboni (diametro 36,5) decorati a niello con motivi spiraliformi di argento o platino, cinque minori coperchi dell'identico tipo ma non decorati. Benché ancora non studiato a fondo, il tesoro che per lo sfoggio dell'oro fa pensare ai grandi tesori barbarici (cosiddetto Tesoro di Attila di Nagy-Szent-Miklòs, protobulgaro; tesoro di Petrossa ed altri) appartiene invece all'Età del Bronzo (II millennio a. C.) e va messo in relazione da una parte con la civiltà carpato-danubiana e dall'altra colla civiltà cretese; il materiale fu fornito probabilmente dalla Transilvania. Infatti la forma dei recipienti e delle anse, la tecnica dell'incrostazione e la decorazione spiraliforme e lo stesso grande impiego dell'oro sono caratteristici della civiltà cretese-micenea, il cui influsso fu molto vivo nella regione tracia come è documentato da innumerevoli trovamenti e perfino dal persistere di forme architettoniche micenee in piena età classica. Eccezionale non solo per la quantità dell'oro, per la tecnica e per la remota sua antichità, ma per le forme pure che fanno valere la preziosa materia proprio come materia massiccia e che alcuni pezzi impreziosiscono con motivi decorativi curvilinei di grande scioltezza lineare.
Bibl.: Breve notizia di B. Filov, in Izv. Bulg. Arch. Inst., III, 1925, pp. 230-233; P. Reinecke, Ein neuer Goldfund aus Bulgarien, in Germania, IX, 1925, pp. 50-54; J. Andriesescu, Consideratiuni asupra tezaurului dela i Vàlcitràn lângâ Plevna (Bulgaria), in Academia Româna, Memoriile Sectiuni Istorice, S. III, V, 1926, pp. 1-42; V. Mikov, Stations et trouvailles préhistoriques en Bulgarie, Sofia 1933, p. 120 (semplice elenco e bibl.); V. Mikov, Der Goldschatz von Valci Tran, Sofia 1958;Catalogo mostra Kunstschätze in Bulgarischen Museen u. Klöstern, Villa Hügel, Essen 1964.