FITCH, Val Logsdon
Fisico nucleare statunitense, nato a Merrimann (Nebraska) il 10 marzo 1923. Ha iniziato gli studi universitari durante la seconda guerra mondiale, quando prestava servizio nell'esercito lavorando presso il laboratorio militare di Los Alamos nell'ambito del progetto Manhattan sugli esplosivi a fissione nucleare. Nel 1948 si è laureato presso la McGill University a Montreal, specializzandosi in Ingegneria elettrotecnica. Nel 1954 ha ottenuto il PhD in Fisica presso la Columbia University. Nel 1960 è stato nominato professore di Fisica delle particelle presso l'università di Princeton, e successivamente (1967) direttore del locale Istituto di Fisica.
Nel 1980 ha ricevuto insieme a J. W. Cronin il premio Nobel per la fisica per la scoperta della violazione del principio di simmetria CP nel decadimento dei mesoni K neutri. La scoperta fu realizzata nel 1964 presso i laboratori di Brookhaven con l'uso di un acceleratore lineare di protoni.
Esaminando il decadimento del mesone K°, F. e Cronin si avvidero @sL
che esso non procedeva in accordo con il principio di simmetria CP, ove C indica l'invarianza rispetto alla coniugazione della carica e P indica l'invarianza rispetto a uno scambio speculare della posizione. Tale principio, all'epoca in cui fu comunicata la scoperta di F. e Cronin, era ritenuto inviolabile.
Questa scoperta tuttavia, anche se fornisce un importante contributo alla comprensione della grande sovrabbondanza di materia rispetto all'antimateria nell'universo, non ha scalfito l'ipotesi di una totale analogia tra materia e antimateria, purché si consideri l'invarianza del più generale principio CPT in cui entra a far parte anche un nuovo operatore di coniugazione T, che tiene conto dell'inversione nella direzione del tempo.
Oltre alle suddette ricerche, F. ha svolto importanti indagini sui raggi degli atomi, nel caso si sostituisca un elettrone con un muone, rendendo così possibile ottenere una misura precisa del raggio nucleare. F. ha inoltre prodotto importanti lavori nel campo delle interazioni deboli.