BADIA, VAL (A. T., 24-25-26)
È una pittoresca valle dell'Alto Adige, attraversata dal corso superiore del torrente Gader, affluente di sinistra della Rienza, l'importante fiume della Pusteria. Il Gader è lungo una trentina di km.; dalle sorgenti alla confluenza del torrente S. Vigilio (Val Marebbe) percorre la Val Badia, ampio solco d'erosione normale, lungo circa 25 km., verde di prati di pascoli e di folti boschi di conifere, che rivestono tutt'intorno i fianchi della valle, sopra i quali emergono maestose e solenni le nude creste dolomitiche. Il corso inferiore invece percorre la Valle del Gader propriamente detta, molto più stretta della Val Badia e meno interessante, perché chiusa da ripidi e selvaggi fianchi boscosi. Confluiscono nella Val Badia, oltre alla Val Marebbe (a destra), la Val Corvara e la Val Longiarù (a sinistra). Il clima, molto rigido negl'inverni assai lunghi, si mantiene molto fresco anche nei mesi estivi. La ricchezza principale è data dai boschi di conifere che coprono la metà circa della regione; assai rilevante è anche il patrimonio bovino dei singoli comuni della valle e delle valli confluenti, cioè dei comuni di Badia, Marebbe, S. Martino in Badia e Ladinia. La popolazione complessiva della Val Badia propriamente detta e delle Valli Marebbe, Corvara e Longiarù risultò, nel 1921, di circa 4800 abitanti, ed è in diminuzione. Vive per lo più in case sparse o in centri piccolissimi (S. Leonardo, capoluogo del comune di Badia, ha soli 66 ab.; S. Cassiano ne ha 173, La Villa 225, Corvara, capoluogo del comune di Ladinia, 113, S. Vigilio di Marebbe 334, ecc.). I valligiani parlano un dialetto ladino, son gente eminentemente onesta, laboriosa, frugale; famosi i falegnami badioti che emigrano numerosi nelle valli altoatesine, specialmente in Val Gardena, a lavorare d'intaglio. La valle è attraversata da una carrozzabile che da S. Lorenzo in Pusteria sale il Gader per la Val Corvara, diramandosi fino a La Villa donde continua nei pressi di Corvara in due tronchi, di cui uno porta per il Passo di Gardena (2137 m.) in Val Gardena; l'altro per il Passo di Campolungo (1879 m.) ad Arabba, nella Valle del Cordevole.
Nel campo artistico dipende da Bressanone, alla cui diocesi sempre appartenne. Castelli, palazzotti e dimore di nobili, sparse per la valle, anche se rimontano all'evo medio, presentano forme cinquecentesche. Le chiese preferiscono il barocco come la parrocchiale di S. Leonardo. Scarsi i saggi di pittura. Ma notevolissimi quelli di scultura, che dalle transenne di la Valle, dal polittico di Corvara e dalle figure in legno sul gusto del Pacher radunate specialmente a Marebbe, giungono fino alle vivaci statue di Domenico Molling, nativo della vallata stessa.