VAIŚESIKA
. Sistema filosofico dell'India. Nella storia più recente della speculazione indiana, il Vaiśesika si fuse con il Nyāya, per un processo sincretistico assai più profondo di quello che diede luogo all'abbinamento tradizionale del Sāṃkhya con il Yoga, della Mīmāmsā con il Vedānta. Ciò nonostante, il Vaiśesika ha una sua storia e una sua fisionomia bene individuate. Prima della redazione dei sūtra (forse fra il 250 e il 300 d. C., fors'anche alquanto prima), esso ebbe certo una fase di sviluppo che si può far cominciare con fondata probabilità al più tardi dal sec. II a. C., se non prima: anteriori a questa data sono certo i suoi antecedenti. Il nome del sistema deriva probabilmente da vaiśesika "differenza specifica", e indica già esso il metodo, proprio del sistema, di definire la natura di una data cosa mostrando ciò che essa ha in comune con altre e ciò che dalle altre la distingue. Esso potrebbe descriversi come un realismo pluralistico. I suoi tre punti fondamentali sono: fisica, dottrina dell'anima, logica. Per gli ultimi due, il Vaiśesika offre analogie notevoli con altri sistemi, soprattutto con il Nyāya; quanto al primo, esso si fonda sulla teoria atomica, la quale, se in un certo senso è connessa con la teoria degli elementi, antica e diffusa nell'India, costituisce d'altra parte un'innovazione di grande importanza nella speculazione indiana. Nella forma storica che il sistema ha assunto nei sūtra (attribuiti a un mitico Kanāda), tutta la materia è disposta secondo una partizione del conoscibile in sei categorie: sostanza, qualità, moto, generalità, particolarità, inerenza.
Bibl.: L. Suali, Introd. allo studio d. filos. indiana, Pavia 1913; H. Jacobi, Die Entwickl. d. Gottesidee bei den Indern, Bonn 1923, p. 43 segg.; S. Dasgupta, A history of Indian Philos., I, Cambridge 1922, pag. 280 segg.