VAIŚĀLĪ (pāli Vesālī)
Una delle sei grandi città che avevano speciale importanza a tempo del Buddha (sec. VI a. C.). Capitale dei Licchavi, potente oligarchia che faceva parte della confederazione dei Vajji (scr. Vṛji), era egualmente sacra per i jaina e per i buddhisti. A Kundapura, oggi Basukund, nel suburbio di Vaiśālī, era nato Mahāvīra, il "grande Eroe" fondatore del jainismo (v.), che passò nei dintorni della città dodici stagioni delle piogge dopo l'inizio del suo apostolato, e a Vaiśālī fu tenuto, secondo la tradizione, il secondo concilio buddhistico cento anni dopo la morte dell'Illuminato. Hiuen Tsiang trovò la città quasi deserta nel 637 d. C. Essa è oggi identificata con il villaggio di Basārh nel distretto di Muzaffarpūr (Bengala).
Bibl.: V. A. Smith, Vaiśālī, in Journal Royal Asiatic Soc., 1902, pagg. 267-288; E. J. Rapson, Ancient India, Cambridge 1914, pag. 169 seg.