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VAGABONDI

di Giovanni Novelli - Enciclopedia Italiana (1937)
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VAGABONDI

Giovanni Novelli

. Il testo unico delle leggi di pubblica sicurezza 18 giugno 1931 si occupa di questa categoria di persone a proposito dell'ammonizione (art. 164 e segg.). Essi, come gli oziosi e le persone pubblicamente diffamate, possono essere proposti per l'ammonizione, che è il più grave provvedimento preventivo tra le misure di polizia. Inoltre, per i minori degli anni diciotto, quando sono privi di ascendenti o se costoro non possono provvedere alla loro educazione e sorveglianza, il presidente del tribunale può ordinare il ricovero in un istituto di correzione (art. 177 e segg. t. u.; art. 327 e segg. regol. per l'esecuzione del r. decr. 6 novembre 1926, n. 1848: questi articoli vanno ora coordinati con gli articoli 25 e 26 della legge sulla istituzione e sul funzionamento del tribunale per i minorenni del 20 luglio 1934, n. 1404).

L'art. 164 usa la locuzione: "vagabondi abituali validi al lavoro, non provveduti di mezzi di sussistenza o sospetti di vivere del ricavato di azioni delittuose". Come si vede, rientrano in questa categoria eterogenea e ampia varie classi di persone pericolose, che costituiscono la malavita della città.

S. Ottolenghi distinse due principali categorie di vagabondi: i vagabondi occasionali e i vagabondi per disposizioni innate. Nei primi vanno compresi i lavoratori disoccupati, i politicanti sovversivi, i latitanti. Naturalmente la pericolosità tra i varî gruppi è ben differente, ma tutti per le speciali condizioni di vita finiscono per acquistare una mentalità incline al delitto. Queste ragioni, unitamente al bisogno, spingono spesso i vagabondi a frequentare circoli sovversivi. I vagabondi occasionali diventano professionisti quando non trovano altro mezzo, per sfuggire alla polizia, che cambiare continuamente paese. I vagabondi per disposizioni innate sono generalmente tipi di deficienti che, quasi inconsciamente, sono portati alla vita randagia, vivendo di quanto guadagnano dalle prestazioni di piccoli servigi e consumando piccoli furti.

Altri tipi di vagabondi sono i pseudo-pellegrini, che, come quelli per disposizioni innate, cambiano continuamente sede, convinti però di fare opera santa.

Vagabondi tipici sono, infine, gli zingari, i quali costituiscono in alcune regioni del mondo, anche molto civili, come in Boemia e in Ungheria, speciali gruppi etnici, che, per tradizioni familiari, vivono girando da paese in paese, facendo i giocolieri, o i saltimbanchi, o gl'indovini, truffando più o meno il prossimo. Alle volte sono veri e propri delinquenti professionali, che commettono ogni sorta di furti e reati di sangue.

Bibl.: E. Saracini, Nuova pratica di polizia amministrativa, Napoli 1929; A. Cordova, Commento al testo unico della legge di pubblica sicurezza 6 novembre 1926, n. 1848, e Regolamento 21 gennaio 1929, n. 62, Palermo 1930; S. Ottolenghi, Trattato di polizia scientifica, II, Milano 1932, p. 231; G. Novelli, Note illustrative del r. decr. 20 luglio 1934, n. 1404, su l'istituzione e il funzionam. del tribunale per i minorenni, in Riv. di dir. penitenz., Roma 1934, p. 875.

Vedi anche
Zingari Insieme di gruppi migranti e nomadi diffusi in tutto il continente europeo e nelle Americhe, oggi a causa della connotazione negativa che la parola ha assunto preferibilmente designati come Rom (➔). Zingaresca Composizione musicale di forma varia, caratterizzata da spirito e stilemi considerati come ... Forze di polizia Insieme di corpi militari e civili dello Stato, o di enti pubblici territoriali, con cui si mira alla rimozione di tutte le cause che possono ostacolare la tranquilla e ordinata convivenza civile o ledere gli interessi legittimi dei singoli.  Ai sensi dell’art. 16 della l. 121/1981 ne fanno parte: la ... Delitto Forma di reato sanzionabile con l’ergastolo, la reclusione e la multa (Pena criminale). Il codice Rocco, sulle orme del codice Zanardelli del 1889, pone alla base della qualificazione del fatto di reato la distinzione tra i delitti e le contravvenzioni. La dottrina si è a lungo impegnata nella ricerca ... criminalità organizzata criminalità organizzata Forma di delinquenza associata che presuppone un’organizzazione stabile di più persone al fine di commettere più reati, per ottenere, direttamente o indirettamente, vantaggi finanziari o materiali. In Italia, il termine (mutuato dall’ingl. organized crime) indica principalmente ...
Vocabolario
vagabóndo
vagabondo vagabóndo (ant. vagabundo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. vagabundus, der. di vagari «vagare»]. – 1. agg., letter. Che va errando in qua e là; errante, ramingo: quasi della fortuna disperato, vagabundo andando, pervenne in Lunigiana...
vagabondare
vagabondare v. intr. [der. di vagabondo] (io vagabóndo, ecc.; aus. avere). – Fare vita di vagabondo, errare oziosamente da luogo a luogo, per lo più vivendo di espedienti. Frequente in senso più generico, vagare per diporto, evitando a...
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