HANKA, Václav
Filologo cèco, nato a Hořiněves il 10 giugno 1791, morto a Praga il 12 gennaio 1861. Il suo nome più che per la sua attività filologica è rimasto nella storia della letteratura e anche della vita politica cèca per alcune abili contraffazioni: i cosiddetti manoscritti di Kralové Dvur e di zelená Hora, contenenti poemi che, per la loro pretesa antichità, avrebbero dato un posto d'onore alla poesia cèca, dimostrando che la nazione cèca già nel sec. XIII aveva raggiunto un alto grado di civiltà. Suscitò un'accanita polemica tra studiosi e uomini politici, che ebbe termine soltanto alla fine del sec. XIX.
Allievo di Dobrovský, H. ebbe ampia cultura paleografica e filologica: curò edizioni di scritti antichi, come la Cronaca di Dalimil, e compose varie grammatiche delle lingue slave. Fu per vario tempo direttore della biblioteca del Museo boemo. Poeta mediocre, contribuì alla diffusione delle idee romantiche in Boemia.