BROŽÍK, Václav
Pittore, nato presso Plzeň (Boemia) il 5 marzo 1851, morto il 16 aprile 1901 a Parigi. Fu autodidatta fino al 1869, quando si iscrisse all'accademia di Praga. Lavorò poi nello studio di Emil Lauffer e nel 1871 entrò nell'accademia di Dresda. Dall'anno 1876 si stabilì a Parigi, che non lasciò neppure quando nel 1893 fu nominato professore a Praga. L'opera sua è distribuita tra la Boemia e la Francia; i suoi quadri storici, ispiratigli più dalle sue predilezioni di pittore che da entusiasmo patriottico, si riferiscono alla Boemia; i quadri di genere invece si riallacciano al soggiorno in Francia. Nella composizione, migliore nei quadri raffiguranti placide scene, ebbe a modelli Matejko, Piloty, Munkácsy e Robeyra. Piacevole e vigoroso colorista, non si occupò mai di problemi di luce e di atmosfera. I temi dei suoi quadri di genere, influenzati dal Millet e dal Breton, sono tratti dalla vita sociale francese o dalla campagna della Normandia e della Bretagna. In patria l'opera sua ha avuto notevole importanza anche dal punto di vista del risveglio nazionale. Tra le sue opere principali, sono ricordate: La condanna di G. Huss (1882), L'elezione di Giorgio di Poděbrad (1897) e lo schizzo Tu, felix Austria.
Bibl.: Oliva-Mádl, V. B., Praga 1903; O. Pollak, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911 (con la bibliografia precedente); A. Matějček, Modern and contemporary Czech art, Londra 1924; Z. Wirth, Cěskoslovenské uměni, Praga 1926.