JOHNSON, Uwe
Scrittore tedesco, nato a Cammin (Pomerania) il 20 luglio 1934; esordì con Mutmassungen über Jakob (1959; trad. it. Milano 1961), libro di difficile lettura per la frantumazione del discorso, per la studiata irresolutezza e per l'accavallarsi di vari piani narrativi e riflessivi; e fu tuttavia un evento sconvolgente e un successo insolito, anche a livello internazionale, perché affrontava una tematica evidentemente sentita e pressante eppure ancora inattinta, non più cioè quella ai più consueta della guerra e delle sue conseguenze immediate ma quella della divisione della Germania, situazione ormai stabilizzata e, per quanto dolorosa, immodificabile, un assurdo senza alternative.
J. non moraleggia; in una partecipazione priva di toni patetici ricerca imparzialità di fronte a quell'assurdo che pure totalmente lo coinvolge, constata l'estraneità delle due Germanie in una descrizione che lascia i personaggi relativamente poco profilati, proprio perché si tratta non di individualità emergenti ma di prodotti fortemente condizionati del mondo circostante; piuttosto indugia in dettagli all'apparenza anche banali, per soccorrere con ciò a focalizzare la capillarità e insieme lo spessore della divisione, che è in atto e che nessuno può illudersi di cancellare o anche solamente di valutare in termini di eticità. A Mutmassungen über Jakob, che fa centro nella morte (per incidente provocato o per suicidio) di un ferroviere di Berlino Est per ricreare, in termini che nella loro stessa freddezza risultano umanissimi, una situazione disumanante di sospetti e d'incertezze, fece seguito Das dritte Buch über Achim (1961; trad. it. Milano 1963), stilisticamente meno inconsueto ma ugualmente assai personalizzato, coerente nell'impegno non di spiegare ma soltanto d'illustrare e di riferire: l'insuccesso dell'intrapresa del giornalista occidentale Karsch, di scrivere una biografia oggettivata e non agiografica dell'idolo sportivo dell'Est Achim, è conseguenza e simbolo della spaccatura, per cui se tutti i personaggi parlano ancora la stessa lingua ciò non basta più perché fra di loro s'intendano. Zwei Ansichten (1965; trad. it. Milano 1970) insiste sul tema, contaminandolo però con cenni d'intimizzazione, svolgendo le due vicende parallele, e pertanto non destinate a un incontro, di due innamorati delle due parti di Berlino dopo l'erezione del muro nell'agosto del 1961. Anche quando si è attenuato il vigore iniziale J. non si è discostato dallo stesso ambito tematico, con una coerenza che almeno in parte è limitativa, rimanendo fedele ai suoi personaggi (così Karsch und andere Prosa, 1964), anche quando l'orizzonte (ma non l'interesse) apparentemente si discosta e si dilata (così Jahrestage. Aus dem Leben von Gesine Cresspahl, 3 voll., 1970-73, in parte tradotti in italiano, Milano 1972, ove protagonista è Gesine, amica dello Jakob del primo romanzo).
Bibl.: W. J. Schwarz, Der Erzähler U. Johnson, Berna-Monaco 1970; Über U. Johnson, a cura di R. Baumgart, Francoforte s. M. 1970; E. Wünderich, U. Johnson, Berlino 1973; H. Mayer, U. Johnson. Congetture su Jakob, in Il romanzo tedesco del Novecento, Torino 1973, pp. 487-98; N. Riedel, Johnson. Bibliographie 1959-1975, Mannheim 1975.