UVA INFAVATA
. Nome col quale si designa, specialmente nei Colli Laziali dove la viticoltura costituisce la precipua attività agraria, l'uva che, rimasta tardivamente sulla pianta, ha subito un particolare procedimento, per cui i suoi chicchi assumono un colore che assomiglia a quello dei semi di certe varietà di fave. L'uva infavata è molto apprezzata e se ne fa un vino di sapore e aroma speciali e ricercato. G. Cuboni ha dimostrato che questo fatto è dovuto allo sviluppo, in forma larvata, negli acini dell'uva, del micelio di Botrytis cinerea che determina il fenomeno della fermentazione nobile dell'uva (Edelfale dei Tedeschi), al quale è intimamente legata la preparazione dei famosi vini del Reno. Però la stagione autunnale deve essere asciutta, altrimenti la Botrytis prende un eccessivo sviluppo e determina la fermentazione putrida e quindi la perdita di buona parte del raccolto.