usurpazione
Col concetto di u. s'intende giuridicamente l'appropriarsi di beni morali o materiali su cui non si ha alcun diritto e, in particolare, attribuirsi delle mansioni che non competono legalmente. D. parla appunto di u. di diritto allorché affronta l'argomento dell'interdipendenza fra il potere imperiale e quello papale (Mn III X). In primo luogo egli nega la legittimità della donazione di Costantino, pur non avanzando dubbi sulla sua autenticità, in quanto sarebbe stata una minoratio iurisdictionis (§ 11) da parte dell'imperatore stesso, il quale a sua volta non avrebbe alcun diritto di alienare una dignità e un bene avuto direttamente da Dio in custodia; ma soprattutto D. nega il contenuto che si era voluto dare a tale donazione, che secondo la sua interpretazione doveva essere semplicemente una dote concessa dall'imperatore al papa il quale l'amministrasse per sopperire ai bisogni del clero e dei poveri.
Dunque la cupidigia del clero aveva travisato e vuotato di contenuto una buona intenzion (Pd XX 56), e da ciò consegue che tutta la politica papale tendente a consolidare una supremazia politica è da D. condannata come abuso. In particolare D. definisce una usurpatio... iuris (Mn III X 20) la ‛ translatio imperii a Graecis in Francos ' operata da Leone III in favore di Carlomagno (D. in realtà la riferisce erroneamente ad Adriano I, come del resto Tolomeo da Lucca, in quanto ambedue si servivano come fonte del Decreto di Graziano), per replicare alle argomentazioni dei canonisti che volevano che l'Impero dipendesse dal Papato. Pur essendo avvenuta la ‛ translatio ' mentre a Costantinopoli era in carica un imperatore legittimo (D. dice Michele, ma in realtà si trattava dell'imperatrice Irene), D. ritiene che la venuta in Italia di Carlomagno e la sua incoronazione avvennero sotto il segno dell'aquila (almeno in Pd VI 94-96) e quindi ritiene vero Impero quello occidentale, ma rifiuta la strumentalizzazione fattane dai sostenitori della supremazia papale. D. perciò, riconosciuto che c'è stata u. da parte del papa nel caso di Carlomagno, argomenta che usurpatio... iuris non facit ius (§ 20) adducendo l'esempio parallelo di abusone all'intervento imperiale nell'elezione papale, come avvenne allorché Ottone I depose e imprigionò Benedetto V, eletto canonicamente, per sostituirgli il suo antipapa Leone VIII (5 20).
Bibl. - Oltre alle voci Adriano I; Benedetto V; Carlomagno; Donazione Di Costantino; Leone VIII; Ottone I, si veda: M. Maccarrone, Il terzo libro della Monarchia, in " Studi d. " XXXIII (1955) 86-91; B. Nardi, Intorno a una nuova interpretazione del terzo libro della Monarchia dantesca, in Dal Convivio alla Commedia, Roma 1960, 259-262.