USUARDO
Fu monaco benedettino a Saint-Germain-des Prés presso Parigi sino dall'840; viaggiò in Spagna nell'858 per ricercarvi reliquie; per incarico di Carlo il Calvo compilò verso l'875 un martirologio, che dedicò a quel sovrano, professando d'avere seguito in questa compilazione le opere precedenti di Girolamo (cioè il cosiddetto Martirologio Geronimiano), Beda e Floro. Se U. tace di Adone, di cui certamente si servì, ciò si deve forse al fatto ch'egli conobbe la prima compilazione di Adone sotto il nome di Floro. Morì il 13 gennaio forse dell'876 o dell'878.
Il suo martirologio ebbe larga diffusione: ci è conservato in molti codici e fu adoperato nell'uso liturgico; se ne hanno parecchie stampe a cominciare da quella di Lubecca del 1475; andò pure soggetto a molti rimaneggiamenti e accrescimenti, dei quali il più noto è quello di Joannes Molanus (Vermeulen), dottore di Lovanio, stampato nel 1568. Servì di fondamento al Baronio per l'edizione del Martirologio Romano. Fu stampato per cura di Gio. Batt. Sollerius negli Acta Sanctorum, giugno, VI-VII; si ha anche a parte in due volumi, stampati ad Anversa nel 1714 e 1717, donde passò nella Patrologia Latina, CXXIII-CXXIV.
Bibl.: Histoire littéraire de la France, V, Parigi 1740, pp. 436-45; H. Quentin, Les Martyrologes historiques du moyen âge, ivi 1908, p. 675; Revue d'histoire ecclés., XI (1910), p. 338 segg.