ÚSTÍ nad Labem (ted. Aussig; A. T., 51-52)
È la maggiore città industriale della Boemia del Nord e il più notevole porto fluviale dell'alto Elba. Essa si trova su una terrazza fluviale, a 138 m. s. m., presso la confluenza della Běla nell'Elba, e ha tratto profitto dall'esistenza di vasti giacimenti di lignite (a occidente, ai piedi dei M. Metalliferi), che hanno dato luogo non soltanto a un'esportazione su vasta scala (tanto da far assomigliare per alcuni aspetti il porto boemo a quello renano di Duisburg-Ruhrort), ma anche al sorgere di varie industrie. Queste dopo avere occupato le rive dell'Elba e le vicinanze della stazione ferroviaria (officine chimiche) non avendo potuto trovar posto sulla terrazza di confluenza, dove è il centro abitato, hanno risalito la valle della Běla fino verso Trinice. Vi sono fabbriche di prodotti chimici (produzione di colori, sapone, profumi), riunite in modo da formare un piccolo centro; vetrerie, officine meccaniche. Il porto, che scambia annualmente circa 7-8 milioni di merci, è fornito di banchine e di alcuni bacini (presso Schönpriesen); il trasporto è fatto con grandi barconi. Si esporta carbone, zucchero, frutta, birra, legname; s'importa riso, burro, cotone. Presso le rive del fiume si trovano alcuni cantieri. Anche il traffico ferroviario risulta molto attivo. Gli abitanti, che erano appena 1800 nel 1830, sono poi aumentati a 16 mila nel 1880 e a 43.800 nel 1930, con grande prevalenza dell'elemento tedesco.
La cittadina è di scarso interesse artistico, come quasi tutte quelle della Boemia settentrionale. Relativamente notevole la chiesa parrocchiale distrutta nel 1426 dagli ussiti, e poi in diverse epoche ricostruita e riparata, nonché, sopra un poggio alto sull'Elba, gli avanzi del castello di Střekov (Schreckenstein). Il museo cittadino ha notevoli collezioni di oggetti preistorici e di storia naturale.