USODIMARE, Antoniotto
Navigatore genovese di cui parla Alvise Da Mosto nella relazione dei suoi viaggi alla costa occidentale dell'Africa. Non si sa nulla della sua gioventù, ma pare che per dissesti commerciali egli, verso il 1450, abbia lasciato Genova per cercare fortuna a Siviglia, donde passò nel 1453 a Lisbona. Il Da Mosto, che nel 1455 era stato inviato dall'infante Don Enrico del Portogallo a esplorare le coste africane, s'incontrò con una caravella comandata dall'U. presso il Capo Verde e insieme i due continuarono la rotta fino alla foce del Gambia, che risalirono per circa 4 miglia. A causa dell'ostilità degl'indigeni le navi si dovettero ritirare e rientrarono in Portogallo, ma l'anno dopo il Da Mosto e l'U. ritornarono al Gambia che risalirono per 60 miglia, commerciando con gl'indigeni; ripresero quindi la rotta verso sud fino alle Isole Bissagos, che visitarono. Probabilmente nell'intervallo tra la prima e la seconda navigazione l'U. scrisse da Lisbona una lettera diretta ai suoi creditori, datata 12 dicembre 1455 e pubblicata per la prima volta dal Gräber nel 1802, lettera che ebbe grande risonanza soprattutto per l'accenno che vi è fatto alla navigazione dei fratelli Vivaldi.
L'U. era nato nel 1415 e nel 1449 faceva parte degli Anziani della Signoria; la data della morte non è stabilita, ma secondo P. Amat di San Filippo, dovrebbe essere collocata verso il 1461.
Bibl.: P. Amat di San Filippo, Lettera di A. Usodimare, in Boll. Soc. geog. ital., 1879; id., Studi bio-bibliografici sulla storia della geogr. in Italia, I, Roma 1882, p. 150; R. Caddeo, Le navigazioni atlantiche di Alvise Cà da Mosto, Milano 1929, pp. 151-55; A. Magnaghi, Precursori di Colombo?, Roma 1935.