uscita
uscita [Atto ed effetto dell'uscire, der. del lat. exire, comp. di ex- "fuori" e ire "andare"] [ASF] In un'eclisse, la situazione in cui il corpo eclissato esce dall'ombra dell'astro che lo eclissa, per es. quando in un'eclisse lunare la Luna esce dal cono d'ombra della Terra. ◆ [ELT] In contrapp. a ingresso o entrata, la coppia di morsetti (anche morsetti d'u.) di un apparecchio schematizzabile in un doppio bipolo (amplificatore, filtro, trasduttore, ecc.) dai quali si preleva la tensione o la corrente che è stata elaborata dall'apparecchio (amplificata, filtrata, ecc.); in certi casi il termine sta per potenza d'u. dell'apparecchio, in altri per grandezza d'u. o segnale d'u. (una tensione o un'intensità di corrente). ◆ [ELT] Amplificatore a u. catodica: lo stesso che inseguitore catodico. ◆ [ELT] Equazione e funzioni d'u.: v. sistemi, teoria dei: V 316 d, f. ◆ [ELT] Impedenza di u.: l'impedenza presente tra i morsetti d'uscita. ◆ [ELT] Misuratore d'u.: denomin. corrente di un wattmetro atto a essere inserito sui morsetti d'u. di un apparecchio (per es., di un amplificatore elettroacustico) in modo da indicare la potenza di u. di questo. ◆ [ELT] Stadio d'u.: per un apparecchio a più stadi, quello al quale fanno direttamente capo i morsetti d'u. dell'apparecchio stesso.