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URVINUM HORTENSE

di U. Ciotti - Enciclopedia dell' Arte Antica (1966)
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Vedi URVINUM HORTENSE dell'anno: 1966 - 1997

URVINUM HORTENSE

U. Ciotti

Il rinvenimento di edifici antichi nella località moderna di Collemancio di Cannara (Umbria) sulla sommità di una pendice dei Monti Martani, tra Bevagna e Bettona, ha dato sostegno alla tradizione che ivi poneva la città di U. H., ricordata da Plinio (Nat. hist., iii, 114) e in documenti medievali. Recentemente è stata affacciata l'ipotesi che questa città abbia dato i natali al poeta Properzio.

Dagli elementi forniti da alcuni saggi eseguiti sul posto e dalle poche iscrizioni, certamente provenienti da Collemancio, si può dedurre che ivi ebbe vita almeno sino al III sec. d. C. un municipio romano, iscritto alla tribù Stellatina, e forse un centro italico. Sul luogo a fianco di una strada pavimentata ancora con gli antichi lastroni di pietra, restano gli avanzi dello stilobate di un tempio, di cui sono stati rinvenuti anche frammenti della decorazione in lastre di terracotta, e murature di una chiesa paleocristiana. Distante dal tempio in una zona più bassa si conservano alcune strutture di un edificio romano - terma o villa, in un ambiente del quale fu scoperto il mosaico con scene nilotiche, ora al Museo Naz. Romano: il mosaico - per la limitata policromia e per il tipo delle tessere - può essere datato al III sec. d. C.

Bibl.: C. I. L., XI, 2, p. 747; G. Canelli-Bizzozzero, in Boll. Deput. St. Patria per l'Umbria, XXX, 1933; G. Maddoli, Ancora sulla patria di Properzio, in La Parola del Passato, XCI, 1963, p. 295.

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