URRACA regina di Castiglia e León
Nata nel 1077, morta nel 1126. Figlia di Alfonso VI, all'età di nove anni sposò Raimondo di Borgogna, nominato dal suocero conte di Portogallo e Galizia. Rimasta vedova, e divenuta alla morte del padre regina di Castiglia, sposò in seconde nozze Alfonso I d'Aragona detto il Battagliero (v.). Ben presto però cominciarono le discordie tra i due coniugi, discordie che degenerarono in lotta tra Aragonesi e Castigliani; la regina in effetti voleva governare da sola il reame di Castiglia e ciò, ancor più che la sua vita pubblicamente licenziosa, le attirava l'odio del marito, il quale, quando U. volle destituire il viceré da lui posto in Castiglia, la rinchiuse in Castellar, donde ella però riuscì ben presto a fuggire. Dopo una breve riconciliazione, opera del pontefice, risorse più aspra la lotta. Sconfitta in un primo momento a Sepúlveda nel 1111, U. seppe costituirsi in Galizia un nuovo esercito, con il quale assediò Alfonso nella fortezza di Carrisón e lo costrinse ad abbandonare la Castiglia. Dopo breve tempo però i feudatarî scontenti del suo governo le imposero di cedere il trono al figlio di primo letto, Alfonso VII (1117): cessione che fu da prima solo formale, perché la regina continuò a governare insieme con il suo amante conte Pietro González di Lara, poi anche effettiva, quando nel 1122 il favorito venne arrestato e il giovane re ebbe infine il potere. Invano U. tentò di combattere il figlio ché, presa e rinchiusa nel convento di Saldaña, trascorse in prigionia l'ultimo periodo di sua vita.
Bibl.: Ballesteros, Historia de España, Barcellona 1920; Donna U. reine de Castille et de Léon, L'Aia 1750; F. J. Pérez, Defensa de la reina doña U. indignamente mancillada por varios rumores exparcidos en su tiempo, Marid 1882; Fidel Fita, El sepulcro de la reina dona U. en la catedral de Palancia; F. Simón y Nieto, Nuevos datos históricos del sepulcro, ecc. (l'uno e l'altro studio apparsi nel Bol. de la Acad. de la Hist. Madrid, 1897).