Urartu
Nome dato dagli assiri alla regione a N dell’Assiria e intorno al Lago di Van, chiamata dagli abitanti preindoeuropei Bia (da cui l’etnico Biainei) e più tardi Armenia. Nell’Antico Testamento il Paese è chiamato Ararat (Genesi 8, 4). All’inizio del 1° millennio a.C. si formò nella regione uno Stato indipendente con capitale Tushpa, che difese a lungo la propria indipendenza contro l’Assiria. Il re Sarduris I fu sconfitto da un generale di Salmanassar III (858-824 a.C.); il suo successore Ispuinis estese i confini verso oriente, ma Shamshi-Adad V (823-810 a.C.) penetrò nel Paese. Menuas e Argistis I intervennero in Siria, nella regione dell’Arasse e del Lago di Urmia. La massima potenza si raggiunse con Sarduris II, che però fu poi sconfitto da Tiglat-pileser III (745-727 a.C.). Nel 714 Sargon II conquistò la città di Musasir. In seguito alle invasioni di popolazioni scitiche, il re Rusas II instaurò una politica di alleanza con l’Assiria. Con la scomparsa di quest’ultima anche l’U., fuggito il re Rusas III, perse l’indipendenza. La popolazione dell’U., affine agli hurriti, è caratterizzata sul piano artistico da una grande abilità nella lavorazione dei metalli, specialmente del bronzo. L’architettura è ancora rappresentata da resti di complessi templari ad Arin-berd (antica Erebuni), in Armenia a Çavuştepe e altrove, nonché da locali rupestri diffusi in tutto il territorio dell’U. (da ricordare in particolare le grotte artificiali scavate nella rupe di Van). La scultura in pietra è rappresentata da statuaria virile e da bassorilievi schiacciati; notevoli le pitture parietali ad Arin-berd e ad Altintepe. Nel campo religioso è attestata una triade: Khaldis, dio nazionale, Teisheba (equivalente, anche nel nome, dell’hurrita e ittita Teshup), dio della tempesta, e Ardini, dio del sole. Altre divinità erano Hutuini, Turani, Ua, Nalaini.