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ŪR

di Giuseppe FURLANI - Enciclopedia Italiana (1937)
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ŪR

Giuseppe FURLANI

R Questo nome è dato nell'Antico Testamento alla celebre città della Babilonide meridionale, di origine certamente presumera, che fu il più rinomato santuario del dio della luna Sin. In lingua sumera il nome della città suonava Urim, mentre in babilonese (accado) si diceva Uru. Questo nome si scriveva di solito con l'ideogramma Shesh (ki), che vorrebbe dire "città di Shesh", uno degli epiteti di Sin. Oggi il luogo delle rovine, delle quali l'oggetto più cospicuo è il moncone dell'antica torre templaria, è chiamato dagl'indigeni al-Muqayyar. La città si stendeva sulla destra dell'Eufrate e non era molto lontana da Eridu, altra antichissima città della Babilonide meridionale di grande fama religiosa.

Le rovine constano di una serie di colline disposte in un ovale, tra le quali emerge quella con la torre. Il luogo fu visitato già nel 1625 da Pietro Della Valle. Nel 1854 vi s'indugiò W. K. Loftus, più tardi fu esaminato dal Taylor, nel 1919 il Hall vi iniziò degli scavi i quali furono continuati da C. L. Woolley per parecchi anni e finiti nel 1933. Già nel periodo paleosumero Urim aveva grande importanza politica. La prima dinastia dovrebbe risalire a qualche secolo prima dell'anno 3000. A questa appartenevano i re Mesannipadda e Aannipadda, dei quali sono venute alla luce iscrizioni. Ancora anteriori a questi devono essere Meskalamdug e sua moglie Shubad. Di questi si sono trovate le tombe con ricchissima suppellettile funeraria e i corpi dei loro servi e ministri sotterrati insieme con i loro padroni per continuare nel mondo d'oltretomba il servizio prestato loro in questa vita. Poco dopo l'anno 3000 Eannatum e Entemena di Lagash vi ebbero dominio. Sotto il dominio di Lagash la città fu anche ai tempi di Gudea. La maggior floridezza e prosperità la città godette però al tempo della terza dinastia, all'epoca di Ur-Nammu e di Shulgi. Quantunque il suo splendore lentamente decadesse nei secoli successivi, essa rimase sempre un rinomato centro religioso dal quale irraggiava il culto del dio Sin. Secondo l'Antico Testamento, Abramo era originario di Ūr dei Caldei. Rinomato era il tempio del dio lunare che recava il nome É-gish-shir-gal. La torre templaria aveva il nome di É-temen-ni-il. La città era abitata ancora al tempo dei Persiani.

Bibl.: C. J. Gadd, History and monuments of Ur, Londra 1929; C. L. Woolley, The Sumerians, Oxford 1928; id., Ur of the Chaldees. A record of seven years of excavations, Londra 1930; C. J. Gadd e L. Legrain, Ur excavations, Texts, I, Royal inscriptions, ivi 1928; C. L. Woolley, Ur excavations, II, The Royal Cemetery, ivi 1934; id., Abraham, Parigi 1936; E. Burrows, Ur excavations, Texts, II, Archaic texts, Londra 1933.

Vedi anche
Sīn Sīn Antica divinità lunare, presente nei testi mesopotamici fin dal 3° millennio a.C. e in quelli sudarabici (Hadramaut) dal 1°. Veniva raffigurato quale vegliardo barbuto, seduto in trono; lo si riteneva molto saggio e come figli gli si attribuivano il Sole (➔ Shamash) e Ishtar, insieme ai quali formava ... Mari (od. Tell Harīrī) Antica città della Mesopotamia, sulla riva destra dell’Eufrate, oggi in Siria al confine con l’Iraq. Fu uno dei poli della civiltà mesopotamica tra il 3° millennio e il 18° sec. a.C. La città della fase I (2900-2650 a.C.) aveva pianta circolare ed era circondata da una diga e da un ... Sumeri Antica popolazione della Mesopotamia meridionale, di incerta origine; nelle iscrizioni cuneiformi si definiscono Sag-gi (teste nere). Non autoctoni, appaiono insediati nella regione già nel 5° millennio a.C., quando diedero origine alle culture di Eridu e Obeid, caratterizzate da ceramica lavorata a ... Elam (ebr. ῾Ēlām) Nell’Antico Testamento nome della regione situata a O del corso inferiore del Tigri, sede di una delle grandi civiltà dell’Asia antica. I Babilonesi e gli Assiri la chiamavano Elamtu. Suo centro principale fu Susa (Shushun o Shushan). ● Gli Elamiti ebbero sempre rapporti molto stretti ...
Tag
  • PIETRO DELLA VALLE
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  • EUFRATE
  • LAGASH
Altri risultati per ŪR
  • Ur
    Enciclopedia on line
    (od. al-Muqayyar) Antica città sumerica, nell’odierno Iraq meridionale. La città, già abitata nel 4° millennio a.C., fu distrutta da una piena dell’Eufrate; ricostruita più tardi, assurse a notevole importanza nella seconda metà del 3° millennio a.C. La sua prima dinastia (2500-2350 a.C.), fondata ...
  • Ur
    Dizionario di Storia (2011)
    Città antica della Bassa Mesopotamia, od. Tell al-Muqayyar presso an-Nasiriyah (Iraq). Città del dio-luna Nanna (sumerico) o Su’en, poi Sin (accadico), il cui tempio era il fulcro dell’area sacra (giparu) al centro della città. Collocata presso lo sbocco antico dell’Eufrate, nella laguna che immetteva ...
Vocabolario
ur-
ur- (propr. Ur-). – Prefisso, quasi sempre tonico, della lingua tedesca, col valore di «antichissimo, primo, originale, schietto». Può servire anche come elemento rafforzativo, e, nei nomi di parentela, a indicare l’antenato immediatamente...
rotogravure
rotogravure 〈rotoġravü′ür〉 s. f., fr. [comp. di roto- e gravure «incisione»]. – Rotocalcografia; (stampa a) rotocalco.
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