unione omoaffettiva
loc. s.le f. Unione affettiva stabile e giuridicamente riconosciuta e regolata tra persone dello stesso sesso.
• Dopo un letargo che durava dai tempi del caso Englaro, nel Pdl è tornata anche la spaccatura sui temi etici. Ieri Giancarlo Galan ha presentato la sua proposta di «disciplina dell’unione omoaffettiva» per tutelare le coppie gay. Altri promotori [Daniele] Capezzone, [Sandro] Bondi, Stefania Prestigiacomo, Laura Ravetto, Gabriella Giammanco. È l’ala liberal azzurra, che vuole garanzie economiche ed ereditarie senza arrivare al matrimonio vero e proprio, e soprattutto punta al dialogo trasversale con il Pd. (Federica Fantozzi, Unità, 13 giugno 2013, p. 11, Politica) • Altra e diversa questione è invece quella del riconoscimento legale delle «unioni omoaffettive», che con la battaglia contro l’omofobia non ha molto a che fare. (Francesco D’Agostino, Corriere della sera, 14 giugno 2013, p. 44, Idee & opinioni) • «Come previsto, la politica latita e la magistratura supplisce. E a Torino la Corte d’Appello dà il via libera alla stepchild adoption per due coppie omosessuali: è il risultato di una legge lacunosa, come il ddl Cirinnà, che sulle adozioni nelle unioni omoaffettive ha scelto di non scegliere», afferma il deputato di Forza Italia Annagrazia Calabria, aggiungendo: «Alla stepchild adoption, che spiana la strada alla pratica inaccettabile della maternità surrogata, si deve dire chiaramente di no». (Ig[or] Tr[aboni], Giornale d’Italia, 28 maggio 2016, p. 3, Attualità).
- Composto dal s. f. unione e dall’agg. omoaffettivo.