Ungari (Ungheresi)
In VE I VIII 4, tra le popolazioni che abitano nel territorio ab hostiis Danubii sive Meotidis paludibus, usque ad fines occidentales Angliae e che confinano con l'Italia e la Francia, D. ricorda anche gli U., tra gli Schiavoni a sud e i Teutonici a ovest. Sebbene non necessariamente la loro lingua sia considerata da D. facente parte del gruppo germanico (quasi praedicti omnes jo affirmando respondent), è evidente che l'autonomia linguistica dei Magiari non poteva esser nota in modo preciso al poeta, il quale poté conoscere mercanti o studenti ungheresi e sentire " che parlavano correntemente il tedesco o ne inserivano qualche parola usando il loro volgare " (Marigo, De vulg. Eloq. 50).
A partire dal territorio magiaro, a finibus Ungarorum, si diparte (I VIII 5) l'area linguistica greca: è incerto se questa espressione non alluda invece al confine del regno di Ungheria, che comprendeva anche la Croazia e la Slavonia (Marigo, p. 52); ma si può ritenere che l'analogia di citazione degli U. in entrambi i passi renda più probabile la prima ipotesi.