Bosco, Umberto
, Filologo e critico letterario (nato a Catanzaro nel 1900), professore nell'università di Roma. All'opera dantesca ha dedicato numerosi saggi, contributi, lecturae, raccolti nell'ampio volume Dante vicino (Caltanissetta-Roma 1966); è autore anche di una lectura di If XIV (Nuove letture dantesche, II, Firenze 1967), e di Pg XXVIII (ibid. 1970). Ideatore e direttore di questa Enciclopedia Dantesca.
Nel volume dantesco ha volto il suo interesse a questioni di filologia a proposito della tradizione letteraria medievale sul personaggio di Alessandro di If XII 107 (cioè Alessandro di Fere), delle fonti storiche relative ad Adriano v, del Varo o Varro o Vario di Pg XII 98. Rilevanti i suoi studi sulla nozione di stilnovismo in D. e sulla sotterranea presenza e persistenza di motivi autobiografici nella rappresentazione di Farinata o di Ugolino, quali eroi che soffrono di veder coinvolti nelle proprie sventure di capipartito i propri innocenti familiari, così come i figli di D. erano stati coinvolti nell'esilio di lui. Da ricordare altresì alcune determinazioni di ordine semantico, come ad esempio quelle su snello e su follia e folle; le pagine sulla Nostalgia di D.; l'intervento sulla dibattuta questione delle fonti arabo-spagnole della Commedia. Tra le molte lecturae, vanno segnalate quelle del canto dei Centauri e del canto dei suicidi, l'ampia ricerca sulla processione del Paradiso terrestre, il ritratto dantesco di s. Francesco, ecc. Il saggio Tendenza al concreto e allegorismo nell'espressione poetica medievale si può dire rivelatore del dantismo del B., col ristabilire il valore della personificazione in D. e nella poesia del suo tempo, in quanto essa presuppone ed esprime l'esigenza, tipica dei poeti medievali, di concretizzare l'astratto, e al tempo medesimo introduce il più elaborato processo di generazione delle categorie allegoriche. Tale impostazione di metodo appare alla base anche di altre pagine dantesche del B., quali "quelle sul proemio del Paradiso, sul trionfo di Cristo, sui canti di Brunetto e di Belacqua, di Pia e di Forese. Non meramente divulgativi, ma di chiara impostazione critica i volumetti su Dante, Vita e opere (Torino 1966), L'Inferno, Il Purgatorio, Il Paradiso (tutti ibid. 1967), nei quaderni della ERI.
Bibl. - G. Petrocchi, D. vicino, in " La Fiera letteraria " 19 maggio 1966; F. Forti, in " Giorn. stor. " LXXXIII (1966) 259-263; A.M. Vinti, in " Dialoghi " XIV (1966) 463-467; A. Ciotti, in " Convivium " XXXVI (1968) 448-453; P. Mazzamuto, U.B., nella collana I critici, Milano [1969], v 3569-3676.