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ultimamente

di Alessandro Niccoli - Enciclopedia Dantesca (1970)
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ultimamente

Alessandro Niccoli

Solo nel Convivio e in un passo della Commedia, con il valore di " alla fine ", " infine ", " da ultimo ": Cv II VIII 3 quello che ultimamente si dice, più rimane ne l'animo de lo uditore; in Pg XX 116 ultimamente ci si grida: " Crasso, / dilci, che 'l sai: di che sapore è l'oro? ", per indicare che, con quello suggerito dalla morte di Crasso, si chiude la serie degli esempi di avarizia punita.

In Cv I VIII 14 Ultimamente, però che la vertù dee avere atto libero e non sforzato, è usato in correlazione con primamente (§ 7), secondamente (§ 9) e terziamente (§ 12) e introduce l'ultimo fra gli argomenti addotti a sostegno della tesi esposta dall'autore.

Negli altri esempi il suo uso è suggerito dalla tecnica della divisione delle canzoni in parti o dall'analoga struttura impressa al commento; in questi casi u. ricorre sempre in apertura di periodo (due volte, di semiperiodo): II IX 8 Ultimamente manifesta l'anima nel suo parlare la presunzione loro pericolosa essere stata; e così in XI 1, III II 1, VII 17, VIII 21, IX 3, XV 15, IV II 17, VII 10, X 8, XIV 2, XVIII 6, XX 9.

Vocabolario
ultimaménte
ultimamente ultimaménte avv. [der. di ultimo]. – Negli ultimi tempi, recentemente: u. c’è stata una recrudescenza dell’epidemia; riferito a un participio: i fatti u. accaduti; le opere u. pubblicate. Ant., alla fine, infine: ultimamente,...
ùltimo
ultimo ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata non è seguito da altri: l’u. giorno...
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