ULRICO vescovo di Augusta, santo
Nacque ad Augusta (Baviera) nell'890 dal conte Ucbaldo e da Tetbirga. Fu educato nel monastero di San Gallo, passò poi alle dipendenze di Adalberone vescovo di Augusta. Morto Adalberone il 28 aprile 910, stette con i suoi durante il governo del vescovo Hiltine. Morto questo nel novembre 923, re Enrico I lo nominò vescovo di Augusta. L'opera sua di vescovo è costantemente collegata con la storia del regno germanico, a sostegno dell'opera degli Ottoni. Durante la lotta fra Ottone I e suo figlio Ludolfo duca di Svevia ebbe molto a soffrire da Ludolfo e dai suoi. Quando nell'estate 954 stavano per attaccarsi a Illertissen in Svevia, si intromise come mediatore all'ultimo momento insieme con Hartberto vescovo di Coira e riuscì a persuadere Ludolfo a chiedere perdono il 17 dicembre 954. Non impaurito dalle tremende invasioni ungheresi del 954 e del luglio 955 sostenne il coraggio degli Augustani finché giunse Ottone I e preparò in tal modo la decisiva vittoria di Lechsfeld del 10 agosto 955. Partecipò alla dieta del 20 settembre 972 dove si difese dall'accusa di nepotismo per avere scelto a coadiutore il nipote Adalberone, intendendo ritirarsi in un'abbazia benedettina. Mori in Augusta il 4 luglio 973. Fu canonizzato da Giovanni XV nel 993.
Bibl.: Acta Sanctor., luglio II, p. 73 segg.; biografia scritta da Gerardo preposito di Augusta, in Mon. German. Histor., Script., IV, p. 379 segg.; Analecta Bollandiana, XXVII (1908), p. 474; U. Schmid, St. Ulrich, Bischof von Augsburg, Augusta 1901 e 1904; cfr., però, Anal. Bolland., cit., XX, p. 346.