BROCKDORFF-RANTZAU, Ulrich von
Diplomatico tedesco, nato a Schleswig il 29 maggio 1869, morto l'8 settembre 1928 a Berlino. Avviato alla carriera diplomatica, il B. fu destinato successivamente a Bruxelles, a Pietroburgo, a Vienna, all'Aia. Dal 1909 al 1912 fu console generale a Budapest, quindi ministro all'Aia e a Copenaghen. Nel dicembre del 1918 fu chiamato, anche per le sue note tendenze democratiche, a reggere il dicastero degli Affari esteri della nuova repubblica germanica, e in tale qualità capeggiò la delegazione tedesca alla conferenza della pace. Ricevute il 7 maggio 1919 le condizioni di pace definitive delle potenze dell'Intesa, rifiutò di apporvi la propria firma, soprattutto perché la colpa della guerra veniva attribuita alla Germania, rendendo quest'ultima responsabile delle conseguenze; e rassegnò le dimissioni (20 giugno 1919). Pubblicò nel 1922 un riassunto di quel penoso periodo dei negoziati, col titolo di Dokumente, ai quali lo storico Hans Delbrück scrisse una prefazione. L'anno stesso fu nominato ambasciatore a Mosca, dove svolse grande attività per concludere un'intesa russo-germanica, circostanza questa che gli guadagnò il nomignolo di "conte rosso" (der rote Graf) affibbiatogli dagli elementi conservatori del suo paese.