Tognazzi ⟨-zzi⟩, Ugo. - Attore e regista italiano (Cremona 1922 - Roma 1990). Tra i maggiori protagonisti della scena cinematografica e televisiva italiana a partire dal secondo dopoguerra, dopo gli esordi nel varietà e nella rivista, si segnalò per le sue doti di attore completo, capace di approfondire le istintive doti mimetiche e caricaturali e di interpretare ruoli drammatici e complessi. Tra i suoi numerosi film La grande abbuffata (1973) e Amici miei (1975).
Pur non avendo frequentato alcuna scuola di recitazione, si affermò nel varietà e nella rivista (Castelli in aria, 1949-50; Dove vai se il cavallo non ce l'hai?, 1951-52; Ciao fantasma, 1952-53; Uno scandalo per Lilli, 1957-58), divenendo popolarissimo in televisione con R. Vianello in Uno, due, tre (1959-60); nel cinema dal 1950, ottenne la sua prima affermazione con Il federale (1961), per passare poi ad incarnare, in ruoli più impegnativi e diretto da registi come M. Ferreri, P. P. Pasolini, B. Bertolucci, vizi e nevrosi del nostro tempo. Tra le sue interpretazioni, spesso caratterizzate da toni grotteschi e surreali, presenti anche nel suo miglior film come regista, Il fischio al naso (1967), ricordiamo inoltre: La voglia matta (1962); Una storia moderna: l'ape regina (1963); Io la conoscevo bene (1965); La cage aux folles (Il vizietto, 1979); La tragedia di un uomo ridicolo (1981).
Hanno seguito le orme di T. anche i figli Ricky e Gianmarco (n. Milano 1967), tra le cui interpretazioni si ricordano quelle nelle pellicole Ultrà (1991); I laureati (1995); Io no (2003); Romanzo criminale (2005); Guido che sfidò le Brigate Rosse (2007); Polvere (2007); Mattino ha l’oro in bocca, II (2008); Vorrei vederti ballare (2010); Bella addormentata (2012); Incompresa (2014); Non c'è campo (2017); A casa tutti bene (2018); Non ci resta che il crimine (2019); Se mi vuoi bene (2019); Gli uomini d'oro (2019); Mollami (2019); Ritorno al crimine (2020); Divorzio a Las Vegas (2020); Ostaggi (2021); C'era una volta il crimine (2022); Lo sposo indeciso (2023).