UGO di San Caro (Saint-Cher)
Nacque alle porte di Vienne nel Delfinato dov'era una chiesa di questo nome, sul finire del sec. XI; dottore in filosofia e teologia a Parigi, entrò fra i domenicani il 22 febbraio 1225; fu provinciale del suo ordine in Francia nel 1227 e fondò parecchi conventi, fu poi priore di San Giacomo a Parigi. Primo fra i domenicani fu creato cardinale di S. Sabina da Innocenzo IV il 28 maggio 1244. Dopo la morte di Federico II fu inviato in Germania per sostenere la candidatura di Guglielmo d'Olanda; in questa circostanza nel 1252 a Liegì appoggiò l'istituzione della festa del Corpus Domini. Favorì la modificazione della regola dei carmelitani e partecipò al processo di Anagni (luglio 1255) che condannò l'Introductorium in Evangelium aeternum di Gherardo da Borgo San Donnino. Morì in Orvieto il 19 marzo 1263.
U. rimane celebre per l'impulso da lui dato agli studî biblici. Nel 1236 egli attendeva al Correctorium bibliae o Correctorium praedicatorum. Dopo dodici anni di lavoro, quest'opera che doveva mettere rimedio agli errori che correvano nelle Bibbie del tempo, appare insufficiente; e allora U. volle che se ne preparasse un nuovo che sostituisse il precedente. Diede principio anche alla compilazione delle Concordantiae Sacrorum Librorum, e questo lavoro l'obbligò a dividere in capitoli i libri biblici; divisione che rimase. Queste Concordantiae furono il modello di quelle che si compilarono poi in seguito. Fra le altre opere sue più celebri sono le Postillae in universam Bibliam iuxta quadruplicem sensum (Basilea 1482), e i Sermones super epistolas et evangelia de tempore. Fu pure giudice nelle controversie suscitate da Guglielmo di Saint-Amour a proposito degli ordini mendicanti.
Bibl.: Quétif et Échard, Scriptores Ordinis Praedicatorum, I, Parigi 1719, p. 194 segg.; Histoire littér. de la France, ivi 1838, XIX, p. 38 segg.; D. A. Mortier, Histoire des maîtres généraux de l'ordre des Frères Prêcheurs, I, Parigi 1903; H. Hurter, Nomenclator literarius, II, Innsbruck 1906, p. 339 segg.