DAINELLI, Ugo
Nacque a Empoli (prov. di Firenze) il 1° marzo del 1849, da Leopoldo e da Rosa Maria; si laureò in matematica a Pisa e conseguì il diploma di magistero nella Scuola normale annessa a quella università. Vinse il concorso Albizzi per un posto di perfezionamento all'estero, e per due anni frequentò il politecnico di Parigi e successivamente per un altro anno il politecnico di Dresda. Fu per due anni assistente di meccanica razionale all'università di Bologna, nella cattedra occupata da F. P. Ruffini, che esercitò grande influenza sulle sue ricerche. Vinse il concorso speciale per l'istituto tecnico di Palermo, dove insegnò matematica per due anni; per ragioni di salute, passò all'istituto tecnico di Como e di qui fu chiamato nel 1886 all'istituto tecnico di Roma dove insegnò ininterrottamente per diciannove anni sino alla morte, avvenuta il 19 dic. 1906.
I lavori del D. riguardano prevalentemente la teoria dei numeri, l'analisi matematica e la meccanica razionale. Tra di essi ricordiamo: un'elegante applicazione del calcolo differenziale alla teoria dei numeri interi (Teorema sulla somma di tre quadrati interi, in Giornale di matematiche di Battaglini, XV [1877], pp. 378-380), dove pervenne a dimostrare il teorema secondo cui la somma dei quadrati del prodotto di due numeri interi e dei prodotti di ciascuno di essi per la loro somma o differenza è un quadrato; un'ampia disamina delle proprietà geometrico-meccaniche relative a domini limitati da curve e superfici parallele (Relazione fra l'area e il perimetro, fra il volume e la superficie, fra i momenti, fra le coordinate dei centri di gravità per gli spazi limitati da linee e superficie che hanno l'equidistante della loro stessa natura, ibid., XVI [1878], pp. 279-297).
In due altri lavori (Sulmovimento per una linea qualunque, ibid., XVIII [1880], pp. 271-300; Sulla decomposizione della forza acceleratrice d'un punto materiale libero che si muove secondo una curva qualunque, ibid., XIX [1881], pp. 171-197)., il D. riprese, generalizzandolo, un problema proposto dal Bertrand nel 1877. e stabilì delle formule generali per la determinazione delle componenti della forza agente su un punto materiale mobile in funzione delle sue coordinate, dalla sola conoscenza della sua traiettoria. Tale problema, che fino ad allora era stato affrontato e risolto da altri limitatamente al caso in cui la traiettoria era una conica, il D. estese al caso di traiettorie qualsiansi. Trovate le espressioni delle componenti in generale, il D. le applicò ai casi della forza centrale, della forza di direzione costante per una traiettoria qualunque, o per le coniche, ed al caso della forza parallela ad un piano fisso. In Sulla velocità e l'accelerazione d'un Punto soggetto ad una forza centrale, in Memorie della Acc. delle scienze dell'Ist. di Bologna, s. 4, V (1884), 3, pp. 511-522, pervenne ad una notevole espressione per le componenti della velocità e dell'accelerazione di un punto materiale soggetto ad una forza centrale in funzione delle coordinate cartesiane di un qualunque punto intermedio al suo raggio vettore. Altre pubblicazioni del D. riguardano: una casistica di movimenti tautocroni desunta da particolari leggi di forza (Due casi di movimento tautocrono d'un punto nel vuoto sopra una curva levigata qualunque, in Giornale di matematiche di Battaglini, XXIV [1886], pp. 364-370); uno studio sulla rettificazione della cicloide e un altro sull'equazione xy = yy con x e y interi positivi (cfr. G. Frattini, p. 80).
Bibl.: G. Frattini, In memoria di U. D., in Boll. di matem...., VI (1907), 1-2, pp. 39 s.; ibid., 3-4, p. 80; F. G. Tricomi, Matematici ital. del primo secolo dello Stato unitario, in Mem. dell'Accad. delle scienze di Torino, classe di scienze fisiche, matematiche e naturali. s. 4, 1 (1962), p. 41; J. C. Poggendorff, Biogr-liter. Handwörterbuch zur Geschichte der exacten Wissenschaften, IV, p. 292; V, p. 258.