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UGO d'Oignies

di Joseph DESTREE - Enciclopedia Italiana (1937)
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UGO d'Oignies

Joseph DESTREE

Orafo. Verso il 1187, a quanto narra un'antica cronaca, quattro ricchi fratelli originarî di Walcourt fondarono un priorato a Oignies sulle rive della Sambre: tre di essi entrarono nell'ordine di S. Agostino, e uno di questi divenne anzi superiore; il quarto, Ugo, rimase nel convento come frate laico, dedito all'arte dell'orafo. La sua attività, cominciata nell'ultimo quarto del sec. XII, non sembra aver oltrepassato il primo terzo del XIII. Non coltivò l'arte dello smalto, pur così fiorente nella regione della Mosa, ma in compenso eseguì nielli di delicatissima fattura e viticci ispirati all'arte antica. Carattere particolare dell'arte di U. è il gusto squisito col quale egli compone, per mezzo di stampi, motivi formati da figurine e da fogliami varî; straordinaria è anche la sua abilità nel rendere effetti di luce mediante la disposizione dei piani e il giuoco dei colori alternati per mezzo di dorature di due toni e dell'impiego di gamme frammiste alle filigrane; con impareggiabile talento egli incise figure di stile tali da ricordare le opere di Nicola di Verdun, in reliquiarî preziosi, per la maggior parte conservati presso le suore di Nostra Signora a Namur. Altre sue opere a Bruxelles (Museo del cinquantenario: filatterio, croce firmata) e al British Museum. La chiesa di Walcourt possiede una splendida croce e una torretta-reliquiario che ricordano la sua maniera.

Bibl.: J. Helbig, L'art mosan, Bruxelles 1905; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XVIII, Lipsia 1925 (con bibl.).

Vocabolario
d, D
d, D D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...
patte d’oie
patte d'oie patte d’oie ‹pat du̯à› locuz. fr. (propr. «a zampa d’oca»). – Zampa di gallina, nel senso delle rughe che si formano all’angolo esterno dell’occhio.
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