CERLETTI, Ugo
Neuropsichiatra, nato a Conegliano il 26 settembre 1877. Laureatosi nel 1901 a Roma, deve l'orientamento biologico alla guida dell'eminente biologo G. Luboni. Fu allievo di E. Sciamanna e A. Tamburini, ma l'indirizzo scientifico definitivo l'ebbe da F. Nissl nella clinica di E. Kraepelin a Heidelberg e a Monaco. Diresse un istituto di ricerche all'Ospedale psichiatrico di Mombello; nel 1925 fu nominato professore di neuropsichiatria nell'università di Bari; nel 1928 venne chiamato a Genova, dove creò la clinica neuropsichiatrica, modello del genere. Dal 1935 dirige la clinica di Roma.
La produzione scientifica del C. si distingue per originalità e varietà di campi esplorati. In istologia normale eccellono gli studî sulla struttura della nevroglia; in istopatologia quelli sui vasi cerebrali, sulle neurofibrille e sulla paralisi progressiva di cui riconobbe la natura flogistica prevedendo l'azione locale della spirocheta nella corteccia. Dimostrò sperimentalmente un'influenza inibitrice della ipofisi totale sulla crescita corporea. Le ricerche sul gozzismo hanno dato un nuovo e preciso indirizzo ai relativi studî. Al riconoscimento clinico della sifilide congenita ha portato importanti contributi.
Il nome del C. rimarrà soprattutto legato alla scoperta che coronò nel 1938 i suoi tentativi di provocare convulsioni generali nell'uomo con correnti elettriche. Questo metodo, universalmente conosciuto col nome di elettroshock (v. shock, in questa App.), è risultato di grande utilità curativa nelle psicosi depressive e maniacali. Ma può sperarsi che la ulteriore scoperta fatta dal C. della benefica influenza esercitata da emulsioni di cervello di animali sottoposti a ripetuti elettroshock, contenenti secondo l'autore speciali sostanze protettive da lui chiamate "acroagonine", permetterà di sostituire questo nuovo metodo curativo, semplice ed innocuo, a quello, necessariamente drastico, delle convulsioni da elettroshock.