CAVALLERO, Ugo (IX, p. 543; App. I, p. 389)
Nel 1940 rimpatriato e promosso generale di armata; dal dicembre 1940 al febbraio 1943 capo di S. M. generale; durante tale periodo promosso maresciallo d'Italia per merito di guerra. Chiamato a Frascati presso l'Alto Comando tedesco il 12 settembre 1943, fu trovato ucciso con un colpo di pistola alla nuca. Non è ben chiaro se la sua morte debba attribuirsi al rifiuto di collaborare con i Tedeschi o dipendente dall'aver redatto, dopo il 25 luglio, un memoriale (caduto l'8 settembre in mano germanica) contenente gravi dichiarazioni antifasciste e antitedesche.