BETTI, Ugo (App. I, p. 267)
Drammaturgo e poeta, morto a Roma il 9 giugno 1953. La sua attività di scrittore si volse gradatamente verso il teatro, che dal 1935 in poi lo assorbì sempre più. Fu considerato il continuatore dell'opera di Pirandello, del quale risente qua e là, pur distaccandosene per la tecnica liberissima e il particolare tono del dialogo; i motivi del suo teatro rimangono sostanzialmente gli stessi della sua narrativa e della sua poesia: un'ansia profonda di giustizia, un desiderio di verità che si traduce in pietà, nel rispetto di ogni illusione perché la sincerità non sia mai delusa né dispersa.
Autore di oltre trenta lavori drammatici, negli ultimi anni della sua vita la sua fama si estese in campo internazionale e fu largamente tradotto e rappresentato. Tra i suoi drammi che più fortemente si distinguono nella produzione contemporanea ricordiamo: Vento notturno (1945); Ispezione (1947); Corruzione al palazzo di giustizia (1949); Spiritismo nell'antica casa (1950); Delitto all'isola delle capre (1950); La regina e gli insorti (1951); Il giocatore (1951); L'aiuola bruciata e La fuggitiva (postume). Tutto il teatro di B. e tutte le sue poesie sono state raccolte in edizione definitiva (Bologna 1952).
Bibl.: D. Fabbri, La drammaturgia di U. Betti, in Riv. it. del dramma, 15 marzo 1940; E. Barbetti, Il teatro di U. B., Firenze 1943; E. de Michelis, La poesia di U. Betti, Firenze, s.a.; La fiera letteraria del 24 dic. 1950 (varî saggi dedicati all'opera del B.); A. Capasso, Il teatro di U. Betti nella sua seconda fase, in Umana, sett. 1952; Teatro-Scenario, n. 10, 1953 (fasc. dedicato al B.); Sipario, giugno 1953 (varî saggi dedicati al B); A. Fiocco, U. Betti, Roma 1954 (con bibl.).