Uccellatoio
Poggio a nord di Firenze, otto o nove Km dalle mura della città medievale, presso la via bolognese, non lontano da Pratolino (Benvenuto: " Est autem Uccellatoius mons extra Florentiam distans per quinque milliaria in via, quae ducit Bononiam et Romandiolam; de quo monte euntibus Florentiam primo apparet ipsa civitas "). Da una zona del poggio, l'Apparita, si può scorgere la pianura nella quale sorge Firenze.
È ricordato in Pd XV 110, nella terzina nella quale Cacciaguida, attraverso il confronto tra due colli, l'U. presso Firenze, Montemario (v. MONTEMALO) a Roma, mette a confronto il destino delle due città: Non era vinto ancora Montemalo / dal vostro Uccellatoio, che, com'è vinto / nel montar sù, così sarà nel calo.
Al tempo di cui parla Cacciaguida il fasto di Firenze non aveva superato quello di Roma (Landino: " Il che insomma significa che al tempo di Cacciaguida non era il lusso nell'edificare che fu al tempo di Dante "); ma, come Firenze ha superato Roma nella prosperità e nella grandezza, così la supererà in una rapida decadenza, conseguente al degenerare dei costumi (Lana: " Or li Fiorentini crescendo in superbia començono a fare forteçe nel contado per far noia ai soi visini, si che reforçono de mure e de torri lo ditto ‛ Occellatoio ' in tal modo, ch'era più forte che ‛ Montemalo ' ").
Bibl. - V. Cian, Briciole Dantesche. L'U., in " Rass. Bibl. Lett. Ital. " II (1894).