TYMBOS, Pittore del
Ceramografo greco che dipinge esclusivamente lèkythoi funerarie, e prende il nome dalla rappresentazione preferita della tomba.
Tuttavia la sua personalità non è enucleata con precisione nella massa dei prodotti funerarî di questa epoca, e così vi è chi crede che tutta la sua produzione sia da riferire all'officina del Pittore della Megera, ceramografo indubbiamente di grande qualità; come anche vi è una grande serie di vasi che rassomigliano a quelli del Pittore del T. senza che vi sia la possibilità di attribuirli a lui con sicurezza; come infine l'officina nella quale egli lavora produce una grande quantità di vasi dipinti da altri artisti. La sua attività si svolge verso la fine del V sec. a. C. e i suoi prodotti si smerciano quasi esclusivamente ad Atene. Un altro pittore che sembra vicino a questo è il Pittore delle Iscrizioni. Sua è la lèkythos di Atene n. 1957 nella quale, meglio che in ogni altra, appare il carattere squisitamente disegnativo di questo maestro, cui non sono estranei i problemi affrontati da Parrasio e le sue soluzioni.
Bibl.: E. Buschor, in Münch. Jahrb., II, 1925, p. 170; C. H. E. Haspels, Attic Black-fig. Lekythoi, Parigi 1936, p. 180; J. D. Beazley, Red-fig., p. 503; G. M. A. Richter, Attic Red-Figured Vases, New Haven 1945, p. 114; R. Bianchi Bandinelli, Storicità dell'arte classica, Firenze 1950, p. 60.