twittarolo
s. m. e agg. (scherz. iron.) Chi usa di continuo la rete sociale Twitter; che trascorre twitando.
• [tit.] Quando i twittaroli folli modificano il talk show [testo] […] I twittaroli invasori di palinsesti sono stati argomento di dibattito al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia; è stata la probabile anticipazione di come cambierà il mondo della tv. (Francesco Specchia, Libero, 5 maggio 2012, p. 31, Spettacoli) • Interviene in difesa dell’ammaccato [David] Sassoli anche il capogruppo Pd romano Umberto Marroni che bastona il compagno Ignazio: «Marino non avendo argomenti su Roma la butta in rissa. Si ritiri lui». Così parte la lunga notte twittarola di Sassoli, che cinguetta a Marino pretendendo scuse per «l’ignobile attacco». (Laura Cervellione, Tempo, 31 marzo 2013, p. 23, Cronaca di Roma) • Giuliano Ferrara lascia il timone del «Foglio» a un giovane cresciuto giornalisticamente nella redazione dello stesso quotidiano (ci lavora da 7 anni) ma che si è fatto conoscere al pubblico per la sua intensa attività in rete. Blogger e twittarolo, Claudio Cerasa ‒ nato a Palermo nel 1982 e subito trasferitosi a Roma ‒ sarà il nuovo capo redattore del quotidiano. (Anna Rita Rapetta, Sicilia, 23 gennaio 2015, p. 16, Noi Oggi).
- Derivato dal nome proprio Twitt(er) con l’aggiunta del suffisso -arolo.