tuttologico
agg. (scherz. iron.) Che presume di poter disquisire su ogni argomento.
• c’è anche un oggi da ripensare: funziona o non funziona l’appoggio acritico al capitalismo finanziario globale, dato con un giustificazionismo tuttologico così simile a quello che Hayek rimproverava agli intellettuali progressisti in un aureo libello del 1949, ripubblicato dall’Istituto Bruno Leoni? Le culture politiche restano grandi se sanno rinnovarsi senza demiurghi. Che poi deludono. (Massimo Mucchetti, Corriere della sera, 13 novembre 2011, p. 33, Lettere al Corriere) • [Mattia] Cassani, sulla destra, è sempre libero. Ma i suoi cross dalla trequarti sono più lenti e imbarazzanti di un monologo «tuttologico» di [Adriano] Celentano. Ma l’occasione vera arriva anche per la Fiorentina, quando la testa di [Cesare] Natali manda la palla contro il palo. (Benedetto Ferrara, Repubblica, 18 febbraio 2012, p. 67, Sport) • Alcuni anni dopo, cioè proprio l’altro ieri, mi è occorso di andare a uno di quegli incontri tuttologici che affliggono da tempo il nostro ambiente intellettuale, incapace di liberarsi dell’attitudine a volere a tutti i costi imporre coerenza a una situazione e a un ambiente civile che vi si rifiuta con tutte le proprie forze. (Giulio Pane, Repubblica, 29 gennaio 2014, Napoli, p. VIII).
- Derivato dal s. m. tuttologo con l’aggiunta del suffisso -ico.
- Già attestato nella Repubblica del 14 dicembre 1985, p. 1, Prima pagina (Tullio Kezich).