tutore
La voce è attestata soltanto in Cv IV V 11 se consideriamo li sette regi che prima la [Roma] governaro, cioè Romolo, Numa, Tullo, Anco e li re Tarquini, che furono quasi baiuli e tutori de la sua puerizia, noi trovare potremo... coloro essere stati di diverse nature.
Dal momento che il passo risente dell'analogia tra l'evoluzione dello stato romano e quello di un organismo vivente, di cui si distingue l'infanzia, l'adolescenza, la maturità, la vecchiaia, secondo un ‛ topos ' risalente a Floro (" Haec est prima aetas populi Romani, et quasi infantia, quam habuit sub regibus septem, quadam fatorum industria tam variis ingenio, ut rei publicae ratio et utilitas postulabat ", I VIII 1), il termine, benché riferito a un ente politico, conserva il significato di " persona cui è affidata la tutela di un minore ", come emerge chiaramente dal passo latino livor... ob tutoris absentiam, nos alios impius denudavit (Ep VII 3), dove t. si riferisce all'imperatore, e da un brano di Matteo Villani (" i cittadini, i quali sono suti... non dirò consiglieri, ma piuttosto balii e tutori a' capitani nelle guerre del nostro comune ", XI 6), dove si ripresenta in coppia con ‛ balio '.