TUTILONE di San Gallo
Monaco contemporaneo di Notkero Balbulo (v.), morto in un 27 aprile al principio del sec. X. Cantore, incisore, pittore e musico, dotato di cultura latina, ricoprì cariche ed espletò missioni ufficiali: dall'898 al 912 si trova nei documenti come cellarius, secretarius, hospitarius. In un obituario di S. Gallo è designato come doctor nobilis celatorque, ed Eccheardo gli attribuisce alcuni lavori d'intaglio e di pittura.
Da T. ebbe origine il primo dramma liturgico nella forma del tropo pasquale. La scuola musicale della celebre abbazia, accanto a Notkero autore di parole senza musica (v. sequenza), accanto a Hartmann e Ratperto che avevano composto parole e musica indipendentemente dal testo ufficiale, produsse anche T. che, aggiungendo al testo biblico un seguito di parole sue proprie, e accompagnandole con melodie, creò quella forma originaria di tropo pasquale qual'è nei mss. Sangall. 484 e 381. Sono attribuiti a lui i tropi: Hodie cantandus est e l'altro raffigurante la visita delle Marie al Sepolcro: Quem quaeritis in sepulchro. Gli viene anche ascritta la melodia Omnium virtutum gemmis, su parole dettate dall'imperatore Carlo III.
Bibl.: L. Gautier, Hist. de la poésie liturgique. Les Tropes, Parigi 1886; K. Young, in Publicat. of the Modern Language Assoc. of America, XXIX (1924), pp. 1-58; V. De Bartholomaeis, Le origini della poesia drammatica ital., Bologna 1924, pp. 124-28.