TURGOVIA (ted. Thurgau; A. T., 20-21)
Cantone della Svizzera di NE. Confina a SE. e a S. con il cantone di San Gallo, a O. con quello di Zurigo, a NO. con quello di Sciaffusa; a N. il Lago di Costanza lo separa dal Baden e dal Württemberg. È attraversato da est a ovest dal fiume Thur, affluente del Reno, dal quale ha preso il nome.
La Turgovia è un paese essenzialmente di colline e di medie montagne, alte dai 700 ai 950 m., costituite per lo più da molasse, alternate con conglomerati e marne e modellate dall'erosione fluviale e glaciale. Una prima serie di colline si eleva tra la zona costiera del Lago di Costanza e la vallata della Thur: sono le colline del Seerücken, il cui punto culminante è alto 723 m. Nella parte più settentrionale del cantone si elevano le colline del Rodelberg e del Kolfirst coperte di verdeggianti foreste; nella parte centrale le colline del Lettenberg, Nollen, Gabristock, Wellenberg, che separano la valle della Thur da quella del Thunbach e l'Immenberg tra la valle del Thunbach e quella della Lauche; sono tutte colline coperte in gran parte di boschi e in parte di campi e vigneti.
Nella parte più meridionale si eleva un'altra serie di colline costituite dai contrafforti dell'Hornli (1136 m.); è questa una zona ricca di vallate verdeggianti, di fertili praterie, con numerose case sparse e piccoli villaggi.
Il clima è in generale assai mite, a eccezione della parte meridionale montuosa; a Kreuzlingen la temperatura media annua è di 8°,5 (gennaio −1°,4; luglio 18°,3); a Heidenhaus invece, che si trova a 650 m. s. m., la temperatura media annua è di 7°,2 (gennaio −2°,6; luglio 16°,7). Dominano in tutto il cantone i venti specialmente di SO. e O. Le precipitazioni sono distribuite piuttosto uniformemente; la media di esse è di 950 mm. annui; nella valle della Murg, peraltro, sale a quasi 1300 mm.
Nel cantone di Turgovia su una superficie di 1005,8 kmq. vive una popolazione di 136.312 ab., con una densità di 135 ab. per kmq.; essi parlano tutti la lingua tedesca e sono di religione protestante; il capoluogo è Frauenfeld, cittadina situata allo sbocco della Murg nella valle della Thur.
L'agricoltura e l'allevamento del bestiame sono le principali risorse del cantone, ma buona parte degli abitanti vive anche con la piccola e grande industria. L'attività della popolazione agricola è diretta principalmente alla coltivazione dei foraggi, degli alberi da frutta e all'allevamento del bestiame.
La coltivazione della vite che aveva una certa importanza in passato, è oggi molto trascurata, mentre è in aumento la coltivazione degli alberi da frutta.
L'industria ha preso negli ultimi anni un grande sviluppo, favorita dall'abbondanza di energia fornita dai fiumi del cantone; l'industria dei ricami a macchina, che era fiorentissima al principio del sec. XX, è ora in decadenza, mentre è molto fiorente l'industria tessile (ad Argon), le industrie della lana (Bürglen), della seta (Schonenberg e Arbon) e le industrie metallurgiche (Frauenfeld, Steckborn).
Il commercio di transito, facilitato dai numerosi battelli che solcano il Lago di Costanza e dalle numerose linee ferroviarie, ha preso un grande sviluppo: uno dei principali centri del commercio di transito è Romanshorn, dove convergono tre linee ferroviarie.
Le principali ferrovie sono: Winterthur-S. Gallo; Aadorf-Will; Winterthur-Costanza; Sciaffusa-Etzvilen.
Storia. - Fu certamente abitata nell'epoca paleolitica, sebbene più abbondanti siano le tracce del periodo neolitico. Verso il 400 a. C. venne popolata da genti celtiche. Secondo Strabone, gli Elvezî, che dal 58 a. C. subivano l'influenza romana, occupavano gran parte delle rive del Lago di Costanza, mentre i Reti non ne occupavano che l'estremità. Sotto Augusto, la Turgovia divenne un posto romano d'osservazione militare e resisté alle incursioni alemanne dal 213 al 455, allorché sparirono dalla regione le ultime tracce della dominazione romana. L'opera di germanizzazione della Turgovia iniziata in quel tempo, nonostante la tenace opposizione dei Reti, si compì nel sec. VIII, mentre S. Colombano e S. Gallo vi diffondevano e vi organizzavano la Chiesa cattolica. Conquistata dai Franchi, la Turgovia fu governata da un gaugravio, che dirigeva l'amministrazione ed esercitava la giurisdizione, senza residenza fissa, in nome del re dei Franchi: il primo dei gaugravî fu Peto (731) e l'ultimo Udabrich III, vissuto al principio del sec. X. Verso il 917 ai gaugravî succedono i langravî nel governo della regione. I langravî furono dapprima revocabili e dipendenti dal duca di Svevia, poi divennero ereditarî nella famiglia dei Kibourg, ma la loro potenza era di fatto inferiore a quella dei gaugravî, perché era limitata da quella dell'alto capitolo di Costanza, del convento di S. Gallo, della badia di Rechenau, nonché da quella dei grandi baroni che cominciarono allora a sorgere nella regione. L'ultimo dei Kibourg, Hartmann, lasciò la Turgovia a Rodolfo d'Asburgo, figlio di sua sorella Heiburg, ma nel 1417 l'imperatore Sigismondo bandì dall'impero Federico d'Asburgo e fece occupare come feudo vacante la Turgovia dal langravio Federico di Nuremberg. Tre anni dopo, riconciliatosi con l'imperatore, Federico riebbe l'amministrazione della regione, ma non la giurisdizione, che era stata concessa da Sigismondo alla città di Costanza nel 1417. Nel 1460 Pio II sciolse i confederati svizzeri da ogni dovere contrattuale verso gli Asburgo e essi sottomisero la Turgovia, che gli Asburgo furono costretti a cedere con le paci del 1461 e del 1474. La Turgovia fu allora governata da un balivo, nominato dalla confederazione svizzera: restavano a Costanza i diritti di giurisdizione sulla regione, ma questi le furono tolti con la battaglia di Triboltingen (11 aprile 1499) e con la pace di Basilea. Nel 1528-29, sotto la pressione del cantone di Zurigo, si diffusero in Turgovia le dottrine religiose di Zwingli e sembravano prevalere nettamente sull'antica fede nel 1530, allorché vi venne balivo Filippo Brunner di Glaris; ma l'anno dopo si scatenò la reazione cattolica, Brunner fu costretto a fuggire, e le lotte religiose divisero la regione fino al 1712, fino a che il cantone di Zurigo, vinto l'abate di S. Gallo, fece proclamare nella pace di Aarem la più completa eguaglianza di diritti fra cattolici e protestanti in Turgovia. Terminate le lotte religiose, cominciarono le lotte politiche per uscire dalle condizioni di regione dipendente dalla confederazione svizzera, e, dopo un effimero periodo di assoluta indipendenza (febbraio-maggio 1798), con l'atto di mediazione del 1803, la Turgovia giunse finalmente a farsi riconoscere come cantone autonomo. Le conquiste sociali e politiche del regime dell'atto di mediazione (1803-1814) furono mantenute dalla Turgovia nella Restaurazione con la costituzione del 28 luglio 1814. Il movimento cosiddetto della Régéneration, che fece capo al pastore Tommaso Bornhauser, avviò la Turgovia al liberalismo moderno, che trionfò in essa con le revisioni Costituzionali del 1831, del 1837, del 1849 e del 1869. Tra la fine del sec. XIX e il principio del sec. XX si formarono in Turgovia i grandi partiti moderni: il partito liberale-democratico, fondato nel 1890, il quale ha dominato la vita pubblica fino al 1919, all'introduzione della rappresentanza proporzionale; il partito democratico, fondato nel 1891; il partito socialista, creato nel 1906; il partito conservatore cattolico, sorto nel 1905, e divenuto partito popolare cattolico, dopo avere assorbito le correnti cattoliche più avanzate.