TUNGSTENO
(XXXIV, p. 482; App. IV, III, p. 699)
Produzione. - Per il ruolo secondario esercitato nel settore dalle grandi imprese e la notevole frammentarietà delle fonti d'offerta, il mercato mondiale del t. ha conservato, nel periodo considerato, uno spiccato carattere d'instabilità con forti oscillazioni nei prezzi e nelle quantità offerte e domandate. Inoltre, per l'elevata quota di consumo originata dalla metallurgia degli acciai speciali, assai pesanti sono risultate su tale settore minerario prima le ripercussioni della crisi di sovrapproduzione siderurgica che si è determinata quale conseguenza delle crisi del petrolio degli anni Settanta, e poi la riduzione strutturale del consumo d'acciaio. Inoltre, sono risultati poco o nulla compensativi gli impieghi di t. di forma specifica o quale componente di leghe specializzate dall'industria aeronautica e aerospaziale.
In tale contesto, la produzione mondiale di minerali di t. ha registrato un progressivo ridimensionamento. La riduzione produttiva risulta generalizzata ma appare assai più sensibile per i paesi a economia avanzata e segnatamente per gli USA, in cui la produzione agli inizi degli anni Novanta risulta azzerata a fronte di un'incidenza totale mondiale, che era del 7,5% alla fine degli anni Settanta. È aumentata invece, e considerevolmente, l'incidenza dei paesi a economia collettivista e dell'ex URSS che coprono ormai quasi 8/10 del totale mondiale. In particolare risulta spettacolare l'ascesa della produzione della Cina, quasi raddoppiata in un decennio. La produzione di metallo, tuttavia, resta ancora fortemente concentrata nei paesi avanzati dell'Occidente.