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TUMBOA

di Fabrizio Cortesi - Enciclopedia Italiana (1937)
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TUMBOA

Fabrizio Cortesi

Genere di Gimnosperme della classe Gnetales e che dà il nome alla sottofamiglia Tumboidee della famiglia Gnetacee. Questo genere è stato così denominato da Welwitsch (1861) e Hooker figlio (1862) lo chiamò Welwitschia ed è di grande interesse filogenetico.

Comprende l'unica specie Tunboa Bainesii (Welwitschia mirabilis) che vive nei deserti petrosi dell'Africa sud-occidentale e del Benguela; il fusto di esclusiva origine ipocotilea ha forma di un grosso tubero napiforme per la massima parte immerso nel terreno e che può giungere ai 4 m. di circonferenza; è bilobo nella parte superiore e presenta due foglie inserite sui margini, lunghe fino a 3 m., sdraiate sul terreno, con accrescimento indefinito alla base mentre alla sommità si lacerano e muoiono.

La pianta è dioica; i fiori sono disposti in pannocchie strobiliformi all'ascella delle foglie; le infiorescenze ovulifere, durante la maturazione dei semi, si trasformano in infruttescenze che somigliano a quelle delle Conifere.

Questa specie è molto interessante per il suo comportamento embriologico; nell'endosperma non si forma nessun archegonio, invece nella sua parte superiore si sviluppa un tessuto sterile fatto di cellule plurinucleate, mentre nella parte superiore vi sono cellule con 2-5 nuclei (omologhe probabilmente agli archegonî) che si allungano in forma di budelli per incontrare il tubo pollinico ed essere fecondate.

L'impollinazione avviene per mezzo di un emittero (Odontopus sexpunctatus) che è richiamato e attratto dalla goccia di liquido zuccherino che si forma sul micropilo.

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