TUBINGA F 18, Pittore di
Ceramografo tardo etrusco a figure rosse, cui appartengono uno sköphos (1928) a Tarquinia ed una coppa (F 18) a Tubinga (da cui deriva il nome) di forma simile a quelle del gruppo Volcani.
I soggetti consistono rispettivamente in una testa di Atena ed in quella di un giovane satiro. Interessante la tecnica a lumeggiature bianche, derivata certo dalla pittura.
Bibl.: J. D. Beazley, Etruscan Vase-Painting, pp. 178-179; R. Bianchi Bandinelli, Un pocolom anepigrafe del Museo di Tarquinia, in Scritti Nogara, Città del Vaticano 1937, pp. 11-20.