DANGAREMBGA, Tsitsi
Scrittrice e regista zimbabwese, nata a Mutoko (ex Rhodesia, ora Zimbabwe) il 14 febbraio 1959. Il suo romanzo Nervous conditions (1988; trad. it. Condizioni nervose, 1991), pietra miliare nella narrativa africana di lingua inglese, ha vinto il Commonwealth writers prize (sezione africana) nel 1989. D. ha ottenuto prestigiosi premi in Zimbabwe ed è stata visiting lecturera Tallinn, Innsbruck, Harvard, Rutgers e presso il MIT (Massachusetts Institute of Technology).
Migrata con i genitori nel Regno Unito all’età di due anni, rientrò in Rhodesia nel 1965 dove studiò presso la scuola missionaria a Mutare. Diplomatasi in un liceo di suore americane locale, nel 1977 ripartì per studiare medicina alla University of Cambridge. Abbandonata medicina, rientrò nel suo Paese nel 1980, poco prima dell’indipendenza, per laurearsi in psicologia (1984) presso la University of Zimbabwe (Harare) dove aveva già iniziato a collaborare con gruppi teatrali universitari.
Nel 1992 ha fondato la casa di produzione Nyerai films e nel 1998 è entrata a far parte del Women filmakers of Zimbabwe, un ente culturale che sostiene la cinematografia femminile, confluito nel 2009, assieme alla Nyerai films, nell’Institute of creative arts for progress in Africa trust, di cui D. è direttrice. Nel 1996 ha conseguito un master in regia presso la Deutsche Film und Fernseh Akademie di Berlino. Presso la Humboldt-Universität di Berlino, ha intrapreso (1999) un dottorato sulla ricezione del cinema africano. Dopo la pubblicazione del dramma She no longer weeps (1987), storia del riscatto di una giovane rimasta incinta e abbandonata dal compagno e dalla famiglia, D. ha ottenuto il successo internazionale con Nervous conditions, in cui motivi familiari alla stessa scrittrice (il bilinguismo tra lingua madre e lingua coloniale, la formazione identitaria a cavallo tra Paese oppresso e Paese oppressore, la femminilità e le sue implicazioni in culture patriarcali, il legame tra donne, cibo, corpo e cultura) si distribuiscono sulle protagoniste, le cugine Tambu e Nyasha, una povera e legata al villaggio rurale africano, l’altra benestante, cresciuta in Inghilterra. La complessità psicologica di queste due figure e degli altri mirabili personaggi, i risvolti allegorici di una trama che rende conto del percorso formativo delle bambine, l’uso del punto di vista ‘immaturo’ per narrare una storia su grandi temi della contemporaneità hanno fatto del romanzo uno dei testi essenziali della letteratura post coloniale in inglese. Nel 2006 D. ha pubblicato The book of not, sequel di Nervous conditions, nel quale riprende le vicende di Tambu, giunta con una dispensa speciale all’ambita scuola missionaria per ‘bianchi’, e sviscera ancora il tema dell’identità africana minacciata dalle dinamiche di potere attive nel suo distorto rapporto con l’Occidente.
D. ha, inoltre, scritto sceneggiature e diretto documentari, cortometraggi e film tra cui Everyone’s child (1996), prima regia femminile in Zimbabwe, su quattro fratelli orfani a causa dell’AIDS che lottano per sopravvivere; il pluripremiato Kare kare zvako - Mother’s day (2005), basato su un racconto shona e narrato attraverso canzoni; Nyaminyami amaji abulozi (2011, Nyaminyami e le uova malvagie), seguito del precedente e analogamente prodotto dell’elaborazione del folclore locale su figure femminili.
Bibliografia: Talking with African writers, ed. J. Wilkinson, London-Portsmouth (N.H.) 1992, pp. 188-98; C. Plasa, Reading “the geography of hunger” in Tsitsi Dangarembga’s Nervous conditions: from Frantz Fanon to Charlotte Brontë, «The journal ofCommonwealth literature», 1998, 33, 1, pp. 35-45; J.C. Hawley, Tsitsi Dangarembga’s ambiguous adventure: Nervous conditions and the blandishments of mission education, in Missions of interdependence. A literary directory, ed. G. Stilz, Amsterdam 2002, pp. 183-93; C. Rooney, Interview with Tsitsi Dangarembga, «Wasafiri», 2007, 22, 2, pp. 57-62; L. Green, Literary identificationfrom Charlotte Brontë to Tsitsi Dangarembga, Columbus (Ohio)2012.