tsiprasiano
s. m. e agg. Sostenitore di Alexis Tsipras, Primo ministro della Repubblica Ellenica dal 2015; che si richiama a Alexis Tsipras.
• Aderiranno al gruppo della sinistra europea Gue, ma saranno possibili «convergenze con i grillini». Accusano [Matteo] Renzi di aver abbandonato «parole di sinistra come uguaglianza e rappresentatività», di aver «divorato l’elettorato di destra». E di aver trasformato il Pd «in qualcosa che somiglia alla vecchia Dc». Insomma, i tsiprasiani italiani, capeggiati da un’agguerrita Barbara Spinelli, si definiscono sì «una sinistra radicale». Ma si considerano molto di più: «Direi ‒ sentenzia Spinelli ‒ che la lista Tsipras è la sinistra italiana». Invocano il miracolo per aver superato lo sbarramento del 4 per cento per una manciata di voti, circa 8 mila, appena lo 0,3 per cento. (Alberto Custodero, Repubblica, 27 maggio 2014, p. 12, Politica) • [Enrico] Rossi se n’è fatto una ragione, ma un sassolino dalla scarpa se lo toglie: «La verità è che gli amici e compagni della sinistra estrema si sono fatti tentare dall’idea di provare qui la consistenza dell’area tsiprasiana di impronta antirenziana, come se non avessero governato con me fino all’ultimo giorno…». (Sebastiano Messina, Repubblica, 21 maggio 2015, p. 15, Politica) • Con la lista Tsipras italiana, per quelli di Sel, era finita male, malissimo, a rinfacciarsi colpe, tradimenti, flirt col Pd renziano, con Sel che aveva finanziato tutto, per poi vedersi scippare il seggio promesso dalla [Barbara] Spinelli. Ma con Tsipras, quello vero, [Nichi] Vendola torna poetico, abbraccia «i compagni di Syriza impegnati in una sfida democratica di libertà e dignità». La gara, mentre il premier greco trionfa e il suo carro inizia a riempirsi di politici italiani, è già quella a presentarsi come tsiprasiani della prima ora, quella prima degli altri. (Paolo Bracalini, Giornale, 6 luglio 2015, p. 5, Il Fatto).
- Derivato dal nome proprio (Alexis) Tsipras con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.