TSCHIRSCHKY und BÖGENDORFF, Heinrich Leonhard (von)
Diplomatico tedesco, nato a Hosterwitz presso Dresda il 13 agosto 1858, morto a Vienna il 15 novembre 1916. Assunto nel 1883 al Ministero degli esteri tedesco, fu segretario di legazione a Costantinopoli, Atene e Berna, nel 1899 ministro a Lussemburgo, nel 1902 ministro prussiano nel Mecklemburgo e nelle città anseatiche. Accompagnò, come rappresentante del Ministero degli esteri, Guglielmo II nei suoi famosi viaggi: fu così al seguito del Kaiser nel clamoroso sbarco a Tangeri, con cui si iniziò la crisi marocchina e nell'incontro di Björkö con lo zar Nicola II. Misurato e diligente burocrate, non svolse nessuna personale iniziativa né seppe moderare i pericolosi slanci del suo signore. Nel gennaio del 1906 dovette al favore di Guglielmo II la nomina a segretario di stato per gli Esteri, ma svolse un'attività subordinata. Si deve a lui la liquidazione dell'"eminenza grigia" del ministero, del celebre Holstein. Nell'ottobre del 1907 divenne ambasciatore a Vienna. Già durante la seconda guerra balcanica appoggiò le velleità austriache d'intervento contro la Serbia. Ma la sua responsabilità divenne gravissima nella crisi del luglio del 1914. Carattere rigido e angoloso, non lesinò critiche alla "debolezza" della politica austriaca di fronte agli Slavi e non nascose, in colloquî privati con gli Austriaci, il suo pessimismo sulla sorte dell'Austria qualora non si procedesse con energia. Influì pure, con i suoi rapporti, sullo stato d'animo di Guglielmo II. Dopo Sarajevo assicurò a Francesco Giuseppe l'appoggio militare tedesco. Con veemenza e senza tatto volle "destare dal sonno" i governanti austriaci, lasciando loro intendere che, se l'Austria non avesse vendicato l'insulto, non avrebbe potuto contare in seguito sull'aiuto tedesco.
Ma, secondo altre testimonianze e secondo i suoi dispacci, risulta che egli avrebbe anche consigliato la moderazione.