trumpata
(Trumpata), s. f. (spreg. iron.) Comportamento, trovata, tipici di Donald J. Trump, quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti d’America.
• La trumpata di Matteo [Renzi], mossa politicamente scorretta al tempo del trionfo super-pop di questa categoria culturale, è rivolta all’elettorato grillino ‒ poco mobilitato nella partita referendaria per il No blandamente giocata dai vertici M5S ‒ e a quello del centrodestra. Due mercati politici in cui l’anti-europeismo è praticamente egemone. (Mario Ajello, Messaggero, 11 novembre 2016, p. 1, Prima pagina) • «Andrea Costa? Ha fatto una “Trumpata”». Parola di Pietro Tedeschi, presidente del Parco Montemarcello Magra-Vara, parlando della proposta di legge di abrogazione dell’ente firmata dal consigliere di Liguria Popolare e paragonandola a una delle azioni «eclatanti» del presidente Usa. (Secolo XIX, 5 ottobre 2017, p. 29, Sarzana Lunigiana).
- Derivato dal nome proprio (Donald J.) Trump con l’aggiunta del suffisso -ata1.