TRONDHEIM (A. T., 61-62)
Capoluogo della provincia di Sör-Trondelag, terza città della Norvegia per popolazione (54.458 abitanti nel 1930), sita dove il Nidelven sfocia nel Trondheims fjord, a 65° 26' di latitudine nord. A nord e occidente di un meandro del Nidelven è posta la parte più antica e più importante della città, ove sorgono anche la cattedrale e la Vor Frue Kirke (Chiesa di S. Maria). A settentrione della città si estende un'ampia pianura sabbiosa, a oriente della quale sorgono la stazione e vasti moli. La città è collegata a Oslo dalla linea ferroviaria che passa per Dovre e Lillehammer e da quella per Röros, alla Svezia dalla linea che passa per Meråker al confine svedese; è inoltre la stazione termine della ferrovia del Nordland. Un intenso traffico marittimo collega Trondheim con l'interno e con l'estero; il naviglio mercantile stazza 85.054 tonn. lorde (1930). Il commercio e l'industria sono molto attivi.
Trondheim, l'antica Nidaros, risale probabilmente alla seconda metà del sec. XI, quando la città sorse intorno al tempio di S. Olav. Nel 1152 Trondheim divenne sede arcivescovile e capoluogo del distretto ecclesiastico comprendente la Norvegia (escluso il Jämtland) e paesi vicini. Con la Riforma la città perdette molto della sua importanza, diminuita ancora nell'anno 1532 da un incendio devastatore e nel 1564 dalla conquista della città da parte degli Svedesi. Nel 1568 la provincia di Trondheim fu ceduta alla Svezia in base alla pace di Roskilde, ma già nel 1660 veniva restituita alla Danimarca con la pace di Copenaghen. Lo sviluppo economico della città fu più volte interrotto da grandi incendî. I principali prodotti d'esportazione in tempi passati erano aringhe, pesci seccati, rame, legno e cuoio; il commercio era diretto principalmente verso l'Inghilterra, ma Trondheim aveva anche un traffico intenso con la Svezia attraverso lo Jämtland. Cessata la grande pesca di aringhe e con lo scendere dei prezzi del rame la città subì un ristagno economico a metà del sec. XIX. Con il progredire dei mezzi di comunicazione e della navigazione a vapore essa ebbe una ripresa al volger del secolo ed è oggi un importante porto d'importazione; fra i generi d'esportazione sono da annoverare innanzi tutto i prodotti della pesca e dell'agricoltura, ma non sono da trascurare il legname, la pasta di legno, il solfuro di ferro e il rame. Con la legge del 1814 Trondheim fu dichiarata città e nel 1816 sede centrale dell'allora istituita Banca di Norvegia (trasferita a Oslo nel 1897). Sino al 1930 il nome della città è stato Trondhjem; riassunse allora il vecchio nome di Nidaros; in seguito a difficoltà sorte, il nome fu definitivamente fissato nel 1931 in Trondheim.
Monumenti. - La città conserva tuttora la planimetria ideata dall'ufficiale J. C. de Cicignon per riedificarla dopo l'incendio nel 1681: è divisa in 4 parti da 2 larghe strade alberate che s'incrociano. Anche i magazzini sulla sponda del fiume furono divisi da un largo viale per evitare i frequenti incendî.
L'edificio principale è il duomo, nel periodo Cattolico dedicato a St. Olav, il santo protettore della Norvegia. Diventata sede arcivescovile nel 1152, la chiesa del sec. XI venne ampliata in una sontuosa cattedrale a croce latina, edificata parte in stile romanico, parte in quello gotico e terminata circa il 1320. Un incendio nel 1531 danneggiò assai la chiesa i cui restauri incominciati nel 1869 non sono ancora finiti. A sud del duomo si trova il palazzo dell'arcivescovo, il cui nucleo risale alla seconda metà del sec. XIII; dopo la Riforma fu residenza del govematore; ora è magazzino militare.
In un'isola a nord della città fu edificata nel 1665 la fortezza Munkholmen, mentre quella di Christiansten fu eretta nel 1682 in una collina a oriente della città. Le costruzioni più caratteristiche della città sono le vecchie case di legno, in parte assai grandi. La più importante di esse è "Stiftsgaarden", una palazzina fabbricata nel 1774-78, adesso abitazione del re. L'edificio più notevole dei tempi moderni è l'università di scienze tecniche costruito nel 1910 dall'architetto Bredo Greve. Fra i monumenti ricordiamo una colonna con la statua del re Olav Trygvasson, fondatore della città, opera dello scultore W. Rasmussen (1921).
Bibl.: Amund Helland, Norges Land og folk XVI, I, Cristiania 1898; J. Richter, Det gamle og det nye T., Cristiania 1906; F. B. Wallem, Förer i T.og omegn, Trondheim 1906.
Istituti di cultura. - Degli antichi tempi, quando Nidaros era il cuore della vita politica e spirituale norvegese, sono rimaste vive presso il popolo le tradizioni della cultura. E anche oggi la città costituisce - insieme con Oslo e Bergen - uno dei fulcri dell'attività intellettuale del paese. La Kgl. Norske Videnskabers Selskab, fondata nel 1760 dal vescovo J. E. Gunnerus, è dal 1926 divisa in due sezioni: 1°, un'accademia, con due classi - una per le scienze naturali, l'altra per le scienze umanistiche - 2°, un museo, con 6 sezioni - fra cui importanti quella delle antichità nordiche e quella di zoologia - e con una ricca biblioteca di 160.000 volumi e di più di 2000 manoscritti.
Importanza nazionale in quanto uniche per tutto lo stato sono: La Tekniske Höiskole, la quale, fondata nel 1900, per studî di tecnica e di scienze applicate, s'avvicina ora al migliaio di studenti, dispone di numerosi e bene attrezzati istituti e di una biblioteca specializzata; e la Lørerhöiskole per la formazione dei maestri elementari, costituita a Trondheim nel 1922. E a importanza anche più che nazionale è assurta la stazione biologica marina fondata nel 1900, Trondheims biologiske Station.