tronco
Porzione assile del corpo umano. Il t. propriamente detto è quella porzione del corpo umano che comprende il torace, l’addomee il bacino. Durante l’accrescimento, la struttura generale del t. si modifica profondamente a causa del relativo predominio della componente toracica o della componente addominale. Nel periodo prenatale e nella prima infanzia, il torace ha una profondità anteroposteriore maggiore e si osserva una prevalenza dell’addome a causa del notevole sviluppo dei visceri addominali rispetto agli organi compresi nella cavità toracica. Successivamente, il t. tende ad appiattirsi e a divenire più slanciato, mentre si osserva lo spostamento dello sterno verso il basso. La lunghezza del t. contribuisce in maniera determinante all’altezza del busto. Poiché le donne hanno una pubertà più precoce dei maschi, a parità di età, tra i 12 e i 14 anni, il t. è più lungo nelle femmine che nei maschi. Dopo i 14 anni, però, tale rapporto si ribalta.
La porzione del sistema nervoso centrale che congiunge il cervello in senso stretto con il midollo spinale (➔ encefalo). Risiede nella fossa cranica posteriore, anteriormente al cervelletto, e partecipa all’organizzazione fisiologica dell’intero sistema nervoso centrale. Da ciascun lato del t. dell’encefalo emergono i nervi cranici dal III al XII paio, contenenti complessivamente circa 300.000 fibre per lato, parte efferenti e parte afferenti, tramite le quali il t. encefalico rispettivamente controlla effettori muscolari e ghiandolari e riceve informazioni di senso dalla periferia somatica e viscerale. Il t. encefalico svolge anche un ruolo fondamentale nel controllo dei movimenti e della postura del corpo, nella regolazione dell’attività globale del cervello durante il ciclo sonno/veglia, e nella generazione dell’attività respiratoria. La mancanza del respiro spontaneo e dei riflessi mediati dal t. è l’indice più diretto della morte cerebrale. La sua capacità di coordinare attività complesse del sistema nervoso è ben documentata dallo stato decerebrato, in cui il diencefalo e il telencefalo sono assenti o inattivi: in questa situazione, grazie a meccanismi troncoencefalici, la respirazione spontanea e la regolazione cardiocircolatoria continuano a essere normali o quasi normali.